Pedemontana, sequestrata galleria di Malo: ipotesi frode sul calcestruzzo

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Nuova tegola sulla superstrada Pedemontana veneta: la Procura di Vicenza sequestra il cantiere della galleria di Malo, un cantiere lungo 6 chilometri sotto le colline che collegano la valle dell’Agno con la zona di Thiene e Breganze. La notifica del provvedimento, informa la struttura di progetto della Regione Veneto, è arrivata oggi 4 luglio 2019.

«L’ipotesi di reato – si legge in una nota della Regione – è frode nella esecuzione della galleria a danno della Regione per utilizzo di materiali non marchiati CE e miscele di calcestruzzo diverse da quelle previste dagli elaborati progettuali. Gli uffici della Regione sono ovviamente a disposizione della Procura qualora dovesse essere necessaria qualsiasi collaborazione o documentazione depositata agli atti».

Per la struttura però il cantiere va avanti: «Si ritiene che il provvedimento assunto dalla Procura non produca effetti particolarmente rilevanti rispetto ai tempi di realizzazione dell’intera opera – afferma la nota -. Si ricorda infatti che già sulla medesima galleria gravavano da tempo due sequestri, il primo sul lato di Malo a seguito dell’incidente mortale del 2016, ed il secondo sul lato di Castelgomberto, a seguito del cedimento del terreno occorso nel 2017, ancora non risolti».

Il cantiere dell’opera, il cui primo tratto di 7 chilometri è stato inaugurato il 3 giugno, «esclusa la galleria, procede a ritmi serrati – continua la nota -, così come programmato, con previsioni di conclusione entro il 2020, mentre la galleria, già in ritardo rispetto ai cronoprogrammi approvati per le suddette motivazioni, andrà dettagliatamente riprogrammata nei tempi a seguito dei risvolti e dei tempi che assumerà l’indagine della Procura».

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