Crac banche venete, ultimatum a Tria «Firmi il decreto»

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Il vicepremier Matteo Salvini lancia un ultimatum al ministro dell’Economia, Giovanni Tria. La firma dei decreti attuativi del fondo di indennizzo ai risparmiatori truffati dalle banche si dilunga, al punto che i due vicepremier iniziano ad usare i giornalisti per comunicare con il loro ministro. «Un comportamento quantomeno irrituale – sottolinea Pierantonio Zanettin di Forza Italia -, mica sono all’opposizione, godono dei canali istituzionali per parlare di queste faccende».

Il leader leghista Matteo Salvini ha detto che i rapporti con il ministro Tria sono «eccezionali. Se poi mi firma i decreti attuativi per i rimborsi ai risparmiatori truffati lo porto via per il week end». Salvo poi aggiungere, in visita al Politecnico di Milano: «Però, o li firma entro questa settimana, e lo dico nel modo più costruttivo possibile, oppure li andiamo a scrivere noi. Non credo si possa aspettare mezz’ora in più».

Sul tema è intervenuto anche il vice premier e capo del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. «Qui non basta che il Mef firmi subito il decreto per rimborsare i risparmiatori truffati dalle banche – dice -. Qui bisogna anche fare chiarezza su come quelle povere famiglie sono state truffate. Il rimborso deve arrivare subito, questo non va messo nemmeno in discussione», ha scritto su Facebook. «Lo dico forte e chiaro  su questo punto non accetteremo compromessi. Invito il Mef a firmare subito il decreto e su tutto il resto mettiamoci al lavoro. Con responsabilità e senso dello Stato, mettendo da parte le parole. E arrivando ai fatti».

A rassicurare è arrivato il sottosegretario al Mef, Alessio Villarosa: «Salvini stia tranquillo, dalla sentenza della scorsa settimana della Corte Ue sul Fitd e il caso Tercas, abbiamo velocizzato la scrittura dei decreti attuativi e sono certo che il ministro Tria firmerà». Salvini e Di Maio si contendono quindi i risparmiatori coinvolti nei crac delle popolari venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e dei quattro istituti finiti in risoluzione. In attesa dei decreti attuativi.

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