Breton Spa cerca giovani informatici e si rivolge all'ITS di Padova

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Breton Spa, azienda che realizza macchine e impianti per la lavorazione del marmo con oltre 900 dipendenti e un fatturato di 270 milioni, cerca nuovi talenti dell’informatica. Sono 80 gli inserimenti di nuove figure in azienda previsti nel piano industriale 2019. Tra questi ci sarà spazio per i talenti dell’IT.

Per questo il 28 febbraio nella sede aziendale di Castello di Godego (Treviso) è andato in scena un faccia a faccia tra l’impresa e i giovani dell’ITS Tecnico superiore per applicazioni mobile promosso da Gruppo Servizi Innovativi Tecnologici (SIT) di Assindustria Venetocentro e Niuko Innovation & Knowledge, in partnership con Fondazone ICT Kennedy. Nelle prossime settimane partirà il primo stage che coinvolgerà a tre ragazzi, impegnati in un progetto rivolto allo sviluppo di app che valorizzino il dato acquisito.

«Se fino a qualche anno fa gli informatici erano impiegati quasi esclusivamente nel nostro servizio IT, oggi sono coinvolti in misura sempre maggiore nella ricerca nello sviluppo prodotto, al pari di meccatronici, ingegneri elettrici ed elettronici» dice Silvia Bragagnolo, referente per la formazione di Breton Spa. Fra i prodotti simbolo di questa evoluzione c’è “Sentinel”, un software che si integra ai centri di lavoro Breton e consente un monitoraggio avanzato della manutenzione, della produttività e degli indici di efficienza.

Trasformazioni che richiedono una “robusta” immissione di figure IT, ma, come ben noto, la risposta che arriva dal mondo accademico è insufficiente. «Spesso non riusciamo nemmeno a intercettare i neolaureati in ingegneria informatica in uscita dall’Università di Padova – aggiunge Giulia Tonietto, referente per il recruitment dell’azienda – ancor prima di laurearsi sono già indirizzati verso poche grandi società di consulenza».

Da qui la scelta di guardare all’ITS padovano, anche sulla scorta dell’esperienza molto positiva già avviata negli anni scorsi con l’ITS meccatronico Veneto, oggi un prezioso “vivaio” cui l’azienda attinge ogni anno per assicurarsi l’ingresso di nuovi talenti. La formula dell’ITS, che alterna la formazione in aula – affidata per il 90% a docenti che operano all’interno di un’impresa – alle esperienze in azienda, si è rivelata vincente.

«Siamo una realtà in rapida crescita – continua Tonietto – per il 2019 il nostro piano industriale prevede un forte investimento nella piattaforma DigiHUB con l’obiettivo di aggregare nuove risorse e competenze per lo sviluppo digitale del prodotto; per questa ragione guardiamo davvero con interesse alla nuova esperienza dell’ITS, che abbiamo deciso di sostenere anche come sponsor».

«Il monitoraggio nazionale 2018 sugli ITS – spiega Giada Marafon, responsabile area Potential Hub Niuko – conferma gli ottimi tassi di occupazione dei giovani in uscita da questi percorsi biennali: nell’82% trovano lavoro a un anno dal diploma, un impiego che nell’87% dei casi è coerente all’area del diploma. Dati ancor più elevati nel caso dei corsi collegati alla Fondazione Kennedy: il tasso di occupazione a un anno arriva al 90%. Accanto a Breton, molte altre realtà guardano o iniziano a guardare con interesse a queste esperienze, che rappresentano una risposta alternativa e complementare rispetto ai tradizionali percorsi accademici».

Ti potrebbe interessare