Varata Costa Venezia, la nave pensata per portare il Made in Italy in Cina

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Un teatro ispirato a “La Fenice”, un atrio che ricorda Piazza San Marco, i ristoranti che sembrano bacari e le gondole (vere) realizzate dagli artigiani dello Squero di San Trovaso. Non è Venezia ma una nave, Costa Venezia, che racchiude il meglio del Made in Italy e si rivolge esclusivamente al mercato cinese.

Oggi 28 febbraio, allo stabilimento Fincantieri dove è stata costruita, è stata consegnata a Costa Crociere, che la “battezzerà” ufficialmente il primo marzo a Trieste con una grande festa con tanto di Frecce Tricolori e uno spettacolo di fuochi d’artificio.

Costa Venezia partirà poi per una grande crociera realmente globale: partenza l’8 marzo da Trieste e poi, sulle orme di Marco Polo, 53 giorni di navigazione tra il Mediterraneo, il Medio Oriente, il sud-est asiatico e l’Asia orientale, fino ad approdare a Tokyo. Sarà l’unica crociera aperta agli ospiti europei e americani: dal 18 maggio 2019 infatti Costa Venezia sarà dedicata esclusivamente agli ospiti cinesi, offrendo crociere in Asia con partenza da Shanghai.

Cucina italiana e shopping per i crocieristi cinesi

Un pezzo di Italia tra i mari dell’estremo oriente, insomma, per offrire al mercato del gigante asiatico un assaggio di cultura italiana: dalle prelibatezze della cucina ai marchi dello shopping fino a una festa in maschera che ricreerà l’atmosfera del carnevale veneziano. Ma non mancheranno, per far sentire a casa la clientela, cibi cinesi e karaoke.

Con una stazza di 135.500 tonnellate lorde, una lunghezza di 323 metri e una capacità di oltre 5.200 ospiti, Costa Venezia sarà la più grande nave introdotta dalla compagnia italiana nel mercato cinese, dove è oggi leader. Allo stabilimento di Monfalcone c’erano in prima fila anche il vicepremier Matteo Salvini al vice ministro dei trasporti Edoardo Rixi.

Michael Thamm, amministratore delegato del Gruppo Costa e Carnival Asia, ha dichiarato: «Costa Venezia ci aiuterà a sviluppare ulteriormente il mercato delle crociere in Cina, che ha un grandissimo potenziale tuttora inesplorato. Basti pensare che i cinesi in crociera sono attualmente circa 2,5 milioni l’anno, ovvero meno del 2% del totale dei cinesi che viaggiano all’estero».

L’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha aggiunto: «Come leader consolidato di settore, il nostro contributo all’industria crocieristica, tra unità consegnate e quelle in ordine, si porterà nei prossimi anni a 143 navi, con un passeggero su tre che viaggerà sui nostri gioielli».

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