Il rettore UniPd Rosario Rizzuto eletto nella giunta Crui

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Il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, è stato eletto nella giunta della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, nel corso dell’assemblea che si è svolta giovedì 17 gennaio a Roma. Con lui entrano a far parte della giunta Francesco Adornato (Università di Macerata), Ferruccio Resta (Politecnico di Milano), Aurelia Sole (Università della Basilicata).

Completano la giunta i sette membri ancora in carica: Gaetano Manfredi (Università di Napoli Federico II), Lucio d’Alessandro (Università di Napoli Suor Orsola Benincasa), Eugenio Gaudio (Sapienza Università di Roma), Massimo Carpinelli (Università di Sassari), Maurizio Ricci (Università di Foggia), Fabio Rugge (Università di Pavia), Francesco Ubertini (Università di Bologna). Non ce l’ha fatta invece l’altro esponente di università venete in lizza per il posto in giunta, il rettore di Ca’ Foscari Michele Bugliesi.

«Il risultato della votazione è un importante riconoscimento per l’Ateneo di Padova – commenta Rizzuto -. Siamo in un momento di cruciale importanza per il sistema universitario italiano. Gli atenei sono strumenti insostituibili di crescita culturale, che hanno saputo valorizzare il proprio capitale umano nonostante la ristrettezza delle risorse economiche. Sono convinto che proprio in un momento come questo sia ancora più importante, per gli atenei, fare squadra e operare collettivamente, rendendo così la Crui ancora più efficace. Mi impegnerò quindi in prima persona per una Conferenza dei rettori che sia capace di rappresentare nella sua interezza il sistema universitario, con le sue diversità che sono una ricchezza per il Paese. Una Crui in grado di promuovere politiche di sviluppo che mettano al centro del discorso collettivo ricerca scientifica e istruzione superiore, interloquendo puntualmente con istituzioni politiche e mondo economico, in modo da rimarcare, dove ce ne fosse bisogno e ancora una volta, che le università sono una risorsa e non un costo per le nostre comunità».

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