Giulietti (Fnsi): «Messaggero di Sant'Antonio, c'è un piano alternativo ai licenziamenti»

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Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa, ha incontrato oggi i giornalisti del Messaggero di Sant’Antonio che hanno occupato la redazione e passato la notte al suo interno, dopo il licenziamento annunciato dagli editori, i frati antoniani. Con Giulietti c’erano Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato giornalisti del Veneto, e Stefano Edel, presidente di Assostampa Padova.

Giulietti ha parlato dell’esistenza di un piano economico alternativo al licenziamento degli otto redattori, e ha chiesto che venga discusso. Inoltre ha invitato una delegazione dei lavoratori alla manifestazione contro il precariato e per il pluralismo dell’informazione convocata da Fnsi e Ordine dei giornalisti per lunedì 10 dicembre davanti al ministero dello Sviluppo economico. Ha ribadito che «la vicenda del Messaggero non deve restare nell’ambito locale ma deve diventare un caso nazionale».

Sindacato e Ordine, ha detto Giulietti, vogliono «impedire qualunque tentativo di truffare i contratti, magari di fare un giornale con cinque pensionati con un service, o qualche frate giornalista pubblicista, facendo sì che il giornale non abbia un’anima. Se qualcuno pensa che il Messaggero di Sant’Antonio, che ha illuminato le periferie del mondo, possa diventare un contenitore pubblicitario con dentro i copia-incolla, e dire che il Messaggero continua così ad andare in edicola, questo è un imbroglio».

«Esiste un altro tipo di piano, se questo piano c’è è bene che venga fuori – ha proseguito il presidente Fnsi -. La Federazione e l’Ordine, in intesa assoluta con il Sindacato e l’Ordine del Veneto, metteranno in atto tutti gli strumenti possibili e immaginabili anche di tipo ispettivo, in capo alla Federazione, all’Ordine, all’Inpgi e alla Casagit, per seguire e illuminare a giorno ogni passaggio di questa vicenda».

Di seguito il video in diretta della conferenza stampa.

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