Luxottica, fatturato trimestrale di 2,2 miliardi in dote a Essilor

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Il giorno dopo è diventata EssilorLuxottica. Il 30 settembre, prima del matrimonio col colosso francese, Luxottica aveva chiuso il terzo trimestre del 2018 con un fatturato consolidato a 2,2 miliardi di euro (+3,5% a cambi costanti, utilizzando il cambio medio del rispettivo periodo di confronto, e +2,9% a cambi correnti), raggiungendo così un fatturato dei primi nove mesi consolidato a 6,7 miliardi di euro (+1,3% a cambi costanti e -4,5% a cambi correnti). Un risultato, quello trimestrale, sostenuto anche dall’incremento combinato del prezzo medio e dei volumi, dalla performance della divisione Retail e dalla crescita delle piattaforme e-commerce, dove si registrano vendite in aumento del 16% a cambi costanti.

Del Vecchio: «Solide basi per l’integrazione»

Il fatturato trimestrale a cambi costanti aumenta in tutto il mondo a partire dall’area Asia-Pacifico (+5,3%) con la sola eccezione dell’America Latina (-1,2%), dove a dire dell’azienda pesa l’incertezza politica e macroeconomica del Brasile. Cresce del 4% anche l’Europa, l’unica a chiudere i primi nove mesi in passivo (-1,9%) dovendo scontare il riallineamento delle politiche commerciali e il ritardo della stagione sole nel primo semestre. «Stiamo mantenendo un ottimo equilibrio tra sviluppo e redditività – commenta il presidente esecutivo Leonardo Del Vecchio – Gli ottimi risultati ottenuti costituiscono solide basi su cui realizzare il processo di integrazione con Essilor».

Alessandro Macciò

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