Stop numero chiuso a Medicina, Zaia in linea con il ministro Grillo: «Facciamo presto»

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Stop ai test d’ingresso per chi vuole studiare Medicina. La proposta arriva dal ministro della Salute Giulia Grillo, secondo cui «la norma non è meritocratica e va rivista»: Grillo, come fece a suo tempo l’ex ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, propone una selezione basata sul modello francese, «dove non c’è il numero chiuso all’inizio, con libero accesso al primo anno, e poi una selezione molto serrata per verificare chi è in grado di andare avanti. Ci sono pro e contro ma è meglio del sistema attuale». Musica per le orecchie di Luca Zaia, che si batte da anni per l’abolizione del numero chiuso a Medicina: «Spero che alle parole (del ministro, ndr) seguano velocemente i fatti e che si metta fine a un metodo che sta depauperando una professionalità importante e la qualità della formazione», commenta il governatore del Veneto.

«La selezione si fa a scuola, non con i test»

Sul ragionamento di Zaia incide anche la carenza del personale medico negli ospedali: «Resto fermamente convinto che la selezione si faccia a scuola, si faccia sul campo e non con i test. Non si individuano e valorizzano i ragazzi che hanno le doti e la propensione per diventare bravi chirurghi attraverso rigidi questionari, e questo vale anche per molte altre discipline. Fermo restando che siamo senza medici e che avanti di questo passo saremo colonizzati anche sul fronte della medicina». Meglio quindi aprire le porte al maggior numero possibile di aspiranti medici: «A tutti – conclude Zaia – deve essere garantita la possibilità di far emergere le proprie attitudini e capacità, e la stessa università deve essere per tutti. Facciamo presto, quindi, cambiamola questa legge evidentemente sbagliata».

Alessandro Macciò

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