La «Fabbrica dei tosi», a Nove in mostra la ceramica liberty nel nuovo museo Baccin

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A Nove si inaugura un nuovo museo dedicato alla ceramica artistica. A Palazzo Baccin, edificio settecentesco adibito dal 1922 a sede della manifattura Zanolli-Sebellin-Zarpellon, detta colloquialmente «Fabbrica dei tosi», si inaugura l’8 settembre una mostra dedicata proprio alle produzioni di quel marchio simbolo del periodo d’oro della produzione liberty e déco del centro dell’Alto Vicentino. L’edificio nacque lungo il Liston, antico argine del Brenta, come dimora padronale affiancata da case a schiera, tra i primi esempi di quartiere operaio. Ora il Palazzo è di proprietà del Comune e tornerà ad essere luogo di scambio e di cultura proprio a partire da questa mostra, che al suo terminerà lascerà la prima impronta di quella che sarà la nuova vita di questo storico edificio: il BiblioMuseo.

La mostra è promossa dal Comune di Nove e dal Museo Civico della Ceramica di Nove “Giuseppe De Fabris”, con il patrocinio del MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, di AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica e dei Musei Altovicentino. In mostra una ricerca sulla manifattura che ha caratterizzato la storia della produzione ceramica di Nove dagli anni ’20 agli anni ’80. I tre soci Sebastiano Zanolli, Teodoro Sebellin ed Alessandro Zarpellon acquistarono Palazzo Baccin e vi trasferirono la loro manifattura, era il 24 luglio 1922. Nel 1923 Teodoro “Doro” Sebelin realizzò il fregio in terraglia dipinta e invetriata, ancor oggi simbolo di Nove. La manifattura produceva ceramiche artistiche e moderne, spaziando dalle forme barocche a motivi liberty e déco.

Identitaria la produzione di figurette di ispirazione alpina nonché le figure in costumi tipici europei, le composizioni scherzose con cani umanizzati, e le figure, soprattutto femminili, ispirate alla moda contemporanea. I modelli di Doro si distinsero per la modernità interpretativa ed il gusto liberty. Nella seconda metà degli anni ’50 la manifattura conobbe una nuova luce grazie alla collaborazione con designer e ceramisti, come Pompeo Pianezzola. La sinergia creativa portò alla vincita del Premio Palladio, promosso dall’Ente Fiera di Vicenza, nel 1962 e nel 1973.

Sarà possibile visitare la mostra nei seguenti orari: sabato 8 settembre e domenica 9 settembre apertura dalle 10.00-20.00 in occasione dei Portoni Aperti; il 15-16, 22-23, 29-30 settembre: sabato 10.00-13.00; domenica 14.30-18.30.

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