Cattolica assicurazioni, bene la semestrale: ricavi a +25%

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Cattolica assicurazioni ha approvato i risultati al 30 giugno 2018, dati che indicano ricavi in crescita del 25,1%: il risultato operativo si attesta infatti a 149 milioni di euro (+12,6% a termini omogenei). Ancora migliore il risultato netto consolidato in confronto con il primo semestre del 2017, su cui pesava però la svalutazione dei titoli di Banca Popolare di Vicenza per 67 milioni di euro.

«Anche il risultato al del primo semestre 2018 risulta penalizzato da alcuni impatti non ricorrenti – spiega una nota della compagnia assicurativa scaligera –, per un totale di 12 milioni di euro, quali le riserve aggiuntive relative alle polizze TCM “dormienti”, il fondo rischi per la possibile applicazione dell’Iva alle commissioni di coassicurazione e l’emergere di un costo legato al mancato recupero provvigionale su alcuni premi collocati sugli sportelli dell’ex rete BpVi. Sono inoltre presenti impatti legati alla partenza della partnership con Banco Bpm quali i costi di integrazione e l’ammortamento del Value of Business Acquired».

Alberto Minali

Alberto Minali

Per l’ad di Cattolica, Alberto Minali, i dati «mostrano una crescita sostanziale del gruppo, grazie all’incremento dei volumi Vita e Danni e a una più elevata profittabilità tecnica. Abbiamo registrato un forte progresso del risultato operativo a 149 milioni di euro, segno che le azioni intraprese in questi mesi vanno nella giusta direzione e ci consentono di raggiungere un risultato di gruppo pari a 51 milioni di euro. Inoltre, il dato Solvency II conferma la solidità patrimoniale, nonostante la volatilità dei mercati obbligazionari. Il turnaround industriale ci porterà a raggiungere i target di Piano attraverso una crescita sostenibile che si sta traducendo, già nel corso di questo esercizio, in un risultato operativo e in un utile netto in deciso miglioramento».

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