Zaia su Melegatti: «Marchio storico, salvaguardare l'occupazione»

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Fondata nel 1894, per gli italiani era sinonimo di panettone da 123 anni. Il fallimento di Melegatti, decretato dal tribunale di Verona dopo vari tentativi di salvataggio, scuote il mondo della politica veneta, e non poteva essere altrimenti. Tra i primi a commentare la notizia c’è il governatore Luca Zaia: «Stiamo seguendo, come sempre ormai da settimane, la situazione della Melegatti passo dopo passo. Ora attendiamo il commissario e avvieremo quanto prima un confronto che consenta di garantire quelli che sono obiettivi irrinunciabili, come mantenere l’attività produttiva e quindi i mercati di riferimento, salvaguardare l’occupazione, mantenere in vita un marchio storico e una azienda simbolo del Veneto e delle sue tipiche produzioni dolciarie. Su questo – conclude Zaia – posso fin d’ora garantire che la Giunta regionale metterà tutto il suo impegno».

Gastaldello: «Una sconfitta per tutti»

Si dichiara «molto rattristato» Attilio Gastaldello, sindaco di San Giovanni Lupatoto, il comune che ospita lo storico stabilimento di Melegatti. «Il tribunale – riconosce Gastaldello – deve seguire le vie legali e non dubito che ci siano le ragioni, tuttavia sotto il profilo umano è una grande sconfitta per tutti». Il primo cittadino di San Giovanni Lupatoto auspica «che la procedura del tribunale tenga assolutamente in conto l’esigenza di mantenere il livello occupazionale, consentendo l’unità dell’azienda». Gastaldello è già al lavoro per «dare ancora speranze ai lavoratori» e indica la via: «Sono convinto che cedere l’azienda tutta unita sia l’azione più soddisfacente per i creditori e per i lavoratori, coniugando naturalmente le esigenze di tutti, nel rispetto di quello che emergerà dalla procedura fallimentare».

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