Veneto Banca, archiviata prima causa di un cliente contro un dipendente

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Un’ordinanza del gip di Rovigo ordina l’archiviazione per il procedimento a carico di una dipendente di Veneto Banca chiamata in causa da un cliente della banca, un obbligazionista che aveva citato l’impiegata come responsabile del danno patrimoniale dovuto all’azzeramento dei valori azionari dell’istituto di credito, in liquidazione coatta amministrativa.

Si tratta della prima archiviazione di questo genere in Veneto, ed è la First Cisl a darne notizia il 20 settembre 2017. La dipendente è difesa dall’avvocato Maurilio D’Angelo, legale del sindacato. «Il dipendente di un istituto di credito – spiega il legale D’Angelo – svolge le proprie mansioni vendendo i prodotti della banca, il cui collocamento è preceduto da circolari recanti le caratteristiche del prodotto. Nessun vantaggio patrimoniale, diretto o indiretto, può derivargli da operazioni di investimento, non sussistendo riconoscimenti economici seppure in termini di valutazioni professionali, all’esito delle eseguite cessioni. Nel caso specifico, inoltre, la dipendente di Veneto Banca ha rispettato scrupolosamente le disposizioni della banca, il che elide in nuce la sussistenza dell’elemento soggettivo».

In altre regioni sono complessivamente una decina le recenti archiviazioni disposte dai tribunali de L’Aquila, Isernia e Arezzo per le cause intentate da obbligazionisti di Banca Etruria ai danni di vari dipendenti, anche in tali casi difesi dal legale di First Cisl.

Per Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, «i lavoratori sono vittime dei dissesti bancari al pari e anche più della clientela, le responsabilità sono dei manager e delle loro dissennate gestioni. Non avevamo dubbi che le accuse di quegli obbligazionisti che, vistisi azzerati gli investimenti, anziché rivalersi sui veri responsabili, hanno cercato un capro espiatorio nei lavoratori, facendo loro causa, si sarebbero rivoltate contro di loro».

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