Decreto banche venete approvato dal Senato (senza modifiche): ora è legge

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Con 148 voti favorevoli e 91 contrari l’aula del Senato ha approvato il decreto legge per il salvataggio delle banche venete. Il governo aveva chiesto, così come avvenuto alla Camera, il voto di fiducia. Il via libera definitivo sancisce la conversione in legge del decreto “Disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A.” licenziato dal consiglio dei ministri il 25 giugno 2017.

Il provvedimento, che prevede la liquidazione coatta amministrativa per BpVi e Veneto Banca e l’acquisto da parte di Intesa Sanpaolo al prezzo simbolico di 1 euro delle attività delle due ex banche popolari, apre la strada a un contributo di 5,2 miliardi di euro da parte dello Stato alla banca torinese per gestire esuberi e crediti a rischio, con un’ulteriore garanzia pubblica fino a un massimo di 12 miliardi di euro.

Il provvedimento è stato approvato senza modifiche rispetto al testo iniziale, come richiesto esplicitamente da Intesa. «Approvato decreto sulle Venete che tutela risparmiatori, lavoro e imprese – ha scritto il presidente del consiglio Paolo Gentiloni su Twitter poco dopo il via libera del Senato –. Un salvataggio difficile e necessario finalmente in porto».

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