Rilanciare l'impresa familiare: ad InfiniteArea coaching il 24 gennaio

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Il centro per l’innovazione d’impresa InfinteArea di Montebelluna ospita martedì 24 gennaio un incontro sul tema dell’evoluzione del modello di business delle imprese di famiglia. L’appuntamento, alle ore 20.30, è organizzato da The Family Business Unit, piattaforma dedicata a sostenere l’evoluzione delle imprese di famiglia.

Sarà occasione per confrontarsi sul valore e i rischi dell’impresa familiare, approfondire la visione del progetto messo in campo da The Family Business Unit e presentare la seconda edizione di FBU Academy, un training dedicato specificatamente alle aziende di famiglia. Per un intero anno accompagna le giovani generazioni di imprenditori a rafforzare le loro competenze gestionali e personali, ad acquisire e testare, in un ambiente protetto, un particolare tipo di leadership, in cui si concentrano abilità e sensibilità adeguate a integrare affetti e azienda. Dieci incontri di formazione, a partire dal mese di febbraio, proposti assieme a diversi strumenti di crescita personale e di confronto. Da un lato il coaching, per “declinare” le competenze apprese nelle specifiche sfide che ogni imprenditore si trova ad affrontare nel proprio contesto professionale, e dall’altro una community che riunisce tutti gli imprenditori coinvolti nel progetto: attraverso incontri e utilizzando i canali social è favorito il confronto tra pari, in cui gli imprenditori possono condividere e confrontarsi, cogliere stimoli e nuove opportunità d’impresa.

«La passione che un imprenditore e la sua famiglia mettono nella loro impresa – spiega Luca Marcolin, fondatore nel 2011 di The Family Business Unit, assieme al collega inglese Stuart Farleight – depongono a favore di risultati di eccellenza. Anche se non è sempre tutto così facile. Mettere insieme famiglia e impresa vuol dire mettere insieme due sistemi che non sempre condividono interessi e priorità. La passione che tanto premia quando tutto e tutti sono allineati, diventa emotività che rende difficile il confronto e può creare stallo o forti conflitti. Questa “macchina perfetta” esprime il suo potenziale nell’integrazione, in equilibrio tra continuità e innovazione, qualità delle relazioni e focalizzazione sui risultati, creando un binomio virtuoso tra impresa e famiglia, coinvolgimento personale e fiducia reciproca».

L’osservatorio AUB dell’Università Bocconi nel novembre 2016 ha calcolato che il 65% delle imprese italiane e il 71% delle imprese venete con oltre 20 milioni di euro di fatturato sono familiari, la percentuale di imprese quotate in borsa che afferiscono a una famiglia supera il 40%. Dati in linea con la precedente rilevazione di AUB. Unioncamere Veneto ha analizzato i dati di bilancio degli ultimi 8 anni di un campione rappresentativo di aziende: le imprese di famiglia si confermano capaci di performance migliori, sia per tassi di crescita del fatturato che per marginalità.

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