Legge di bilancio, artigiani: bene gli incentivi per la casa

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Confartigianato del Veneto promuove la legge di bilancio del governo (almeno nelle sue linee generali, presentate con le una serie di slide dal presidente del consiglio Renzi) e in particolare le misure – che sarebbero confermate e potenziate – degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica. Sarebbero 3 i miliardi in tre anni stanziati per bonus dedicati alle ristrutturazioni edilizie, per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l’edilizia scolastica, 12 miliardi aggiuntivi in tre anni per gli investimenti pubblici dalle infrastrutture all’ ambiente; 2,1 i miliardi finalizzati al recupero delle periferie.

«Se quanto messo nero su bianco nelle slides di presentazione dal Governo, verrà tutto confermato nel testo definitivo – dichiara Paolo Bassani, Presidente regionale veneto degli Edili di Confartigianato Veneto -, nel 2017 dovrebbe arrivare una vera boccata d’ossigeno per il nostro settore che non riesce a scrollarsi di dosso la crisi. Anche questo trimestre in veneto hanno chiuso più imprese (693) di quante ne siano nate (578) con un saldo negativo di -115 che porta il comparto a quota 50.144 (-0,23%)».

«Nel dettaglio – prosegue il presidente – tra le misure di interesse dell’edilizia, fortemente sostenute anche da ANAEPA-Confartigianato Edilizia, vale la pena sottolineare la proroga di un anno della detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie, fino ad un ammontare complessivo delle spese di 96 mila euro per unità immobiliare, e sempre del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata. Molto importante poi la stabilizzazione per 5 anni dell’ecobonus al 65% per i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica (dal 2017 al 2021); ove gli interventi incidano su più del 25% della superficie disperdente (cappotto termico) l’incentivo arriva al 70% dell’importo e al 75% se applicato su scala condominiale».

Rafforzato è anche l’ecobonus con funzione antisismica o sisma-bonus, che parte da un minimo del 50%, come per le ristrutturazioni, e può arrivare, se gli interventi aumentano la classe di rischio, al 70%– se la classe sale di un livello – e all’80% se si sale di due classi. Tale detrazione aumenta ulteriormente al 75 e all’85% qualora gli interventi riguardino l’intero condominio.

«Trovo interessante – conclude Bassani – anche il capitolo della manovra dedicato ai Comuni con l’obiettivo di incoraggiare gli investimenti locali e i piccoli cantieri. Innanzitutto, i Comuni virtuosi, con lo sblocco degli avanzi, potranno utilizzare i fondi presenti nei conti ma non spendibili senza sforare i vincoli del pareggio di bilancio, per interventi di ripristino e adeguamento sismico ed energetico dell’edilizia pubblica. Inoltre, è in attesa di conferma il rifinanziamento del Fondo pluriennale vincolato con una dotazione di 490 milioni di euro l’anno per il triennio 2017-2019 in grado di generare investimenti per 1,4 miliardi».

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