Naspi: per 6mila stagionali del turismo un mese in più di assegno

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Sono circa 6mila i lavoratori stagionali veneti che, secondo le stime della Cisl, avranno diritto a un mese in più di Naspi – la nuova indennità di disoccupazione introdotta dal governo Renzi – per l’anno 2016. La novità è frutto di un incontro avvenuto martedì 6 settembre 2016 fra il ministro del lavoro Giuliano Poletti e i rappresentanti dei sindacati confederali: per il provvedimento sono stati stanziati 135 milioni di euro per il solo anno 2016.

La logica del provvedimento è quella di accompagnare questi lavoratori verso la nuova normativa della Naspi, per la quale il periodo di copertura dei sussidi di disoccupazione (e i relativi contributi previdenziali) è pari alla metà di quello lavorativo. In precedenza infatti con almeno 6 mesi di lavoro si maturava il diritto alla intera copertura annuale (6 mesi di lavoro più 6 mesi di indennità di disoccupazione). Ora invece il periodo è dimezzato.

Con la Naspi “allungata” viene concesso un mese in più. I requisiti, secondo le prime anticipazioni non ancora confermate da provvedimenti normativi, sarebbero due: il primo è quello della “ricorrenza” del lavoro stagionale che sarà riconosciuta a chi ha avuto rapporti di lavoro stagionale per almeno 3 anni negli ultimi 4 anni in attività, mentre il secondo requisito è quello di avere lavorato nei settori del turismo e della termalità.

In Veneto si stima che la misura interessi almeno 6mila lavoratori occupati soprattutto nelle attività turistiche di Verona (3mila) e Venezia (oltre 2mila) e della termalità padovana (600). Positivo il commento di Maurizia Rizzo, segretaria della Fisascat Cisl del Veneto: «Anche quest’anno abbiamo ottenuto dal governo un ammorbidimento dell’impatto della Nuova Aspi su questi lavoratori che, per come erano state costruite le nuove norme risultava eccessivamente penalizzante se applicate senza un periodo di adattamento».

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