Finegil e Gazzettino, quattro giorni di sciopero: niente quotidiani giovedì e venerdì

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Dopo lo sciopero della scorsa settimana, dovuto al lavoro non assicurato e retribuito di una collaboratrice dai luoghi del terremoto, altro sciopero in arrivo per il gruppo Finegil (nel Veneto Mattino di Padova, la Nuova Venezia, Corriere delle Alpi e Tribuna di Treviso): il Cdr ha appena stabilito due giorni di sciopero con effetto immediato per protestare, a quanto pare, per la vendita avvenuta nella notte de “La città di Salerno” e de “Il centro di Pescara”. I giornali del gruppo Finegil non usciranno, quindi, né domani né venerdì. La fusione tra i gruppi l’Espresso e Itedi, l’editore de La Stampa, ha quindi la prima conseguenza diretta: Finegil è costretta a vendere per non far sì che il nuovo gruppo sforasse il tetto massimo di tiratura nazionale, ovvero il 20% delle copie.

Sciopero anche per il Gazzettino: i giornali non saranno in edicola sabato 9 e domenica 10 settembre, mentre il sito non sarà aggiornato i giorni di sciopero venerdì e sabato. Il Sindacato Giornalisti Veneto è al fianco del Cdr e dei giornalisti del Gazzettino che hanno proclamato due giorni di sciopero, venerdì 9 e sabato 10 settembre 2016. La protesta arriva dopo l’annuncio da parte dell’azienda di non voler assumere, disattendendo gli accordi siglati anche in sede ministeriale nell’ambito dello stato di crisi biennale aperto il 15 gennaio 2015. A fine settembre i giornalisti usciti saranno una ventina.

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