Bando startup chiuso in anticipo, Federcontribuenti vs Regione

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Un bando della Regione Veneto per startup chiuso in anticipo di 8 giorni sul termine del 31 luglio. E la rabbia di Federcontribuenti, secondo cui tale decisione – pur legittima – favorisce i più veloci a scapito della qualità. Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti, chiede: «Riaprite quel bando immediatamente, per favore, rifinanziandolo e premiando il merito».

Il bando regionale Por Fesr 2014-2020 (Dgr numero 828 del 31 maggio 2016) ha come obiettivo favorire investimenti a favore della crescita e dell’occupazione e prevede l’erogazione di contributi alle nuove imprese. Nell’articolo 1.1 si legge infatti che la Regione intende rafforzare il sistema imprenditoriale veneto mediante il sostegno all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in grado di promuovere ricambio e diversificazione nel sistema produttivo, oltre a generare nuove opportunità occupazionali. L’azione promuove, quindi, l’imprenditorialità facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e supportando gli investimenti necessari alla creazione di nuove imprese.

Paccagnella: «Il bando regionale va rifinanziato»

«Il concorso tra idee da finanziare al 50% a fondo perduto avrebbe dovuto scadere a fine mese – spiega Marco Paccagnella –, ma già nella giornata di martedì 19 era impossibile presentare domande di contributo. Una chiusura dello sportello telematico con dieci giorni d’anticipo che certo penalizza le proposte più strutturate». In realtà la Regione ha facoltà di chiudere i termini di presentazione delle domande se l’ammontare richiesto esaurisce il plafond comunitario integrato. Sul sito della Regione è infatti scritto che è stato raggiunto il plafond di 9 milioni. Tuttavia Federcontribuenti ritiene che tale decisione penalizzi le imprese meritevoli che non hanno presentato domanda il primo giorno, e auspica che qualcuno a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, presenti una interrogazione urgente all’assessore Roberto Marcato. «Ci piacerebbe che la risposta consistesse in un ulteriore rifinanziamento del fondo» conclude Paccagnella.

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