Banca Ifis, utile di giugno a 39 mln. Margini in crescita

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Banca Ifis approva i risultati finanziari del primo semestre 2016. L’utile netto al 30 giugno totalizza 39,1 milioni di euro, con un decremento del 70,1% rispetto al risultato di giugno 2015 (130,8 milioni). L’amministratore delegato Giovanni Bossi interpreta i dati con ottimismo: «La crescita che ci caratterizza ormai da diversi esercizi continua, anche nel primo semestre di quest’anno, ad accompagnare il percorso di business di Banca IFIS in tutti i settori – spiega l’ad –. Nonostante la comparazione con il 2015, anno nel quale abbiamo realizzato una plusvalenza di 124,5 milioni in seguito al riassetto del portafoglio titoli di Stato, non renda completa giustizia ai dati, chiudiamo una semestrale positiva in tutte le aree di business, con la conferma degli obiettivi che ci siamo posti per i trimestri a venire».

Migliora allo stesso tempo la qualità del credito, dal momento che le rettifiche sui crediti ammontano a 11,6 milioni di euro, in calo del 13,9% rispetto al primo semestre 2015 quando si erano attestate a 13,4 milioni. Il costo del credito relativo ai crediti commerciali viene calcolato rispetto agli ultimi 12 mesi a 78 bps (basis point), contro i 112 bps del 30 giugno 2015 e i 90 bps del 31 dicembre 2015.

Nel settore dei crediti commerciali il margine di intermediazione è pari a 81,4 milioni di euro (+5,3%, rispetto ai 77,3 milioni di euro del primo semestre 2015). Il turnover del settore è pari a 5,0 miliardi di euro (+7,5% rispetto al primo semestre 2015), con un numero di imprese clienti pari a 4.879, in crescita del 12,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e con un impiego puntuale di 2,8 miliardi di euro (-3,1% rispetto a dicembre 2015).

Crediti deteriorati, margine di intermediazione a 61,1 milioni

Il margine di intermediazione si attesta a 150,9 milioni di euro, -43,1% rispetto al primo semestre 2015, quando era pari a 265,4 milioni. Al netto dell’utile da cessione realizzato nell’aprile 2015 a fronte dell’operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato (124,5 milioni di euro), il margine di intermediazione al 30 giugno 2016 risulta in crescita del 7,1%. Il segmento DRL – distressed retail loans, crediti di difficile esigibilità nel mercato italiano – vede un incremento significativo (61,1 milioni di euro, +202,8%) e sono positivi anche i risultati dei settori Crediti Commerciali (81,4 milioni di euro, +5,3%) e Crediti Fiscali (8,0 milioni di euro, +6,7%). Dal settore Governance e Servizi arriva invece una significativa diminuzione che quasi lo azzera (0,4 milioni di euro, -99,8%). Secondo banca Ifis «risente, da un lato, del ridotto contributo in termini di interessi a fronte della riduzione del portafoglio titoli di Stato, e dall’altro, dell’incremento del costo della raccolta per l’aumento dei correlati volumi».

Le rettifiche di valore nette sono pari a 15,8 milioni di euro, riferibili per 11,8 milioni di euro a crediti verso clientela (rispetto ai 13,4 milioni al 30 giugno 2015, -12,5%) e per 4,0 milioni di euro a titoli di capitale non quotati (impairment).
I costi operativi sono in forte crescita dovuta, riferisce l’istituto con sede a Mestre, alle spese amministrative conseguenti all’aumento di attività del settore DRL, in cui negli ultimi mesi Banca Ifis ha avuto un’intensa attività di compravendita di crediti deteriorati. Crescono soprattutto i costi propedeutici all’avvio delle attività di recupero e ai costi di collection.

Banca Ifis, 120 assunzioni nel primo semestre 2016

Quanto alle spese per il personale, pari a 27,6 milioni (23,7 milioni a giugno 2015, +16,5%) l’aumento è legato alle assunzioni avvenute nel corso del primo semestre 2016 – 120 risorse, +22,4% –, coerentemente con l’obiettivo di strutturare maggiormente alcune aree e servizi a supporto del business, in particolare nel settore DRL. In totale il numero dei dipendenti del gruppo a giugno 2016 è di 807 risorse. Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) al 30 giugno 2016 si attesta al 50,9% contro il 19,5% del 30 giugno 2015.

Il patrimonio netto consolidato si attesta al 30 giugno 2016 a 562,2 milioni di euro, contro i 573,5 milioni al 31 dicembre 2015, con una diminuzione del 2,0% effetto, afferma l’istituto veneto, dell’utile del periodo per 39,1 milioni di euro e della distribuzione dei dividendi relativi al 2015 per 40,3 milioni di euro.

Acquisita GE Capital Interbanca

Il cda di Banca Ifis ha inoltre approvato l’acquisizione del 99,99% del capitale di GE Capital Interbanca per un prezzo di 160 milioni di euro. Banca Ifis estende così la sua attività core a due nuovi segmenti, il leasing e il lending, e verrà integrato e ulteriormente sviluppato il know-how che dell’istituto nel segmento del factoring. «L’acquisizione di GE Capital Interbanca è un segnale forte che Banca Ifis lancia al mercato e ai suoi clienti, attuali e futuri – commenta il presidente Sebastien Egon Fürstenberg –. Abbiamo disponibilità, dedizione e impegno per crescere ed erogare nuovi impieghi nel settore del credito commerciale e nei nuovi settori che si aggiungeranno alle attuali attività di Banca Ifis».

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