Veneto Banca, sindacati ad Ambrosini: quando l'azione di responsabilità?

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Veneto Banca, i sindacati scrivono una lettera aperta al nuovo presidente Stefano Ambrosini, eletto dall’assemblea del 5 maggio. Non ancora convocate dal nuovo consiglio di amministrazione, le rappresentanze aziendali dei seimila dipendenti di Veneto Banca e le sigle Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin chiedono ad Ambrosini un incontro e spiegazioni sulle intenzioni della nuova dirigenza.

«Ci saremmo aspettati che, dato il delicatissimo momento che vive Veneto Banca, ci fosse una pronta attenzione anche verso le organizzazioni sindacali, legittime rappresentanti degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori – scrivono i sindacati nella lettera ad Ambrosini –. Il fatto che ciò non sia avvenuto ci rammarica e crediamo si sia persa un’occasione».

Sindacati Veneto Banca: chiarezza su aumento e Borsa

Le due questioni su cui chiedono chiarezza sono, in primo luogo «il progetto che prevede l’aumento di capitale e la quotazione in Borsa, in stretta e trasparente dialettica con gli organi di vigilanza, il percorso necessario alla messa in sicurezza di Veneto Banca entro il 30 giugno, all’interno del quale erano già state definite e concordate le tutele verso i dipendenti: salvaguardie salariali e livelli occupazionali».

In secondo luogo la questione spinosa dell’avvio dell’azione di responsabilità «verso chi ha causato il dissesto della banca». Proprio l’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi vertici dell’istituto di Montebelluna è uno dei punti qualificanti con cui la “lista soci” uscita vincitrice dall’assemblea del 5 maggio si è presentata raccogliendo il 57,9% dei voti dei soci presenti.

 

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