Banco Popolare, rosso per 314 mln nel primo trimestre 2016

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Banco Popolare chiude il primo trimestre 2016 in perdita per 314 milioni di euro. È il risultato della prima trimestrale dell’anno, approvata il 10 maggio dal consiglio di amministrazione dell’istituto con sede a Verona. Il cda ha poi definito i termini dell’aumento di capitale da 1 miliardo di euro esercitando la delega affidatagli dall’assemblea dei soci del 7 maggio. L’intero aumento di capitale, è la decisione del cda, verrà offerto in opzione agli attuali soci di Banco Popolare.

Fusione con Bpm: conclusa la due diligence

Si è conclusa poi, con esito favorevole, la due diligence con Banca Popolare di Milano, con cui Banco Popolare ha avviato un percorso verso la fusione. Per finalizzare il progetto di aggregazione alcune operazioni contabili sono state messe in atto. È stato innalzato il livello medio di copertura dei crediti deteriorati, in linea con quanto richiesto dalla Bce: il livello di copertura dei crediti in sofferenza è stato innalzato al 59,7% rispetto al 56,3% del 31 dicembre 2015 con conseguente crescita di due punti percentuali anche del livello medio di copertura della totalità dei crediti deteriorati che sale al 45,7%.

I dati del primo trimestre 2016 scontano anche le rettifiche su crediti per 684 milioni di euro, rispetto ai 181 milioni del 31 marzo 2015. Lo stock dei crediti dubbi netti è in flessione del 3,6% e del 3,2% rispetto al 31 marzo e al 31 dicembre 2015, mentre i flussi netti in ingresso nella categoria dei crediti deteriorati «rimangono contenuti (+386 milioni) in linea con il dato medio registrato nei quattro trimestri dell’esercizio precedente» afferma in una nota il cda del Banco Popolare.

Proventi in calo del 17,6%

I proventi totali sono in calo del 17,6% rispetto al primo trimestre del 2015 (che aveva beneficiato di una contribuzione commissionale eccezionale) attestandosi a 786 milioni di euro. Il trimestre si chiude con un risultato economico netto negativo per 314 milioni, dovuto in gran parte all’incremento del livello di copertura dei crediti deteriorati, senza il quale, afferma il cda, «il primo trimestre si sarebbe chiuso con un risultato economico netto positivo di circa 38 milioni».

La raccolta diretta è di quasi 82,7 miliardi di euro, in crescita, gli impieghi si attestano a 85,5 miliardi. I costi del personale sono diminuiti del 4,4% rispetto al 31 marzo 2015, le spese amministrative del 2,9%, escludendo il costo del contributo da versare al Fondo Unico di Risoluzione (44,4 milioni integralmente addebitati al conto economico del primo trimestre). Gli oneri operativi ammontano a 516 milioni, in calo del 4,1% rispetto al primo trimestre 2015.

Per quanto riguarda la posizione patrimoniale di Banco Popolare, si situa sopra la soglia minima stabilita dalla Bce: il CET 1 ratio “phased in” al 31 marzo 2016 si attesta al 12,5%, mentre il CET 1 ratio “fully phased” al 31 marzo 2016 è pari all’11,7%.

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