Zuccato e le Confindustrie del Nordest: no al "muro" del Brennero

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Muro del Brennero, è dura (e unitaria) la reazione dei tre presidenti delle Confindustrie del Nordest alla barriera che l’Austria sta costruendo al confine per fermare il flusso di migranti. «Siamo molto preoccupati per le ipotesi che si stanno delineando per affrontare la questione del flusso dei migranti verso l’Austria. In particolare la chiusura del Brennero comporterebbe un danno enorme per la nostra economia, export e turismo». Lo dichiarano Roberto Zuccato, presidente Confindustria Veneto,  Stefan Pan, presidente Confindustria Trentino Alto Adige, e Giuseppe Bono, che guida Confindustria Friuli Venezia Giulia.

Rischi per turismo ed export del Veneto

Il governo, è notizia di oggi, studia le contromosse e prepara una lettera all’Unione europea per reclamare una strategia comune. «I danni toccherebbero soprattutto quelle imprese del Nord Est, e italiane, che lavorano con consegne giornaliere just in time verso i Paesi del nord Europa e che a causa di ritardi di consegna rischierebbero di pagare penali e perdere le commesse – evidenziano i tre presidenti confindustriali –  La chiusura del Brennero prefigura uno scenario fortemente penalizzante per le nostre esportazioni, così come per il flusso turistico verso le nostre regioni, che potrebbe compromettere una ripresa già di per sé timida».

Confartigianato Veneto aveva sottolineato le stesse preoccupazioni pochi giorni fa. «L’Europa non ha bisogno di nuove barriere, fisiche e mentali – continuano Zuccato, Bono e Pan – Quelle barriere che oggi dividono e mettono a rischio un progetto unico nel suo genere, che ha portato il nostro continente a diventare l’area più avanzata e quella con le migliori prestazioni sociali a livello mondiale. Superare gli interessi individuali di singoli Stati per individuare soluzioni comuni e concrete a vantaggio di tutti. Questa è stata la forza dell’Europa in passato, questa dovrà essere la forza della nuova Europa di cui abbiamo bisogno».

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