BpVi e Unicredit, l'aumento di capitale può slittare

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Unicredit e Banca Popolare di Vicenza, le cose si complicano: il gruppo bancario sta valutando le condizioni per portare a termine l’aumento di capitale da 1,5 miliardi e successiva quotazione in Borsa della popolare berica in corso di trasformazione in Spa. Come riporta Reuters, Unicredit – che ha siglato con BpVi un accordo per garantire l’aumento di capitale – starebbe valutando se esistano le condizioni per portare a termine l’operazione entro i termini fissati, e sarebbe possibile un ritardo. I tempi previsti sono piuttosto stretti: entro metà aprile, secondo i piani del direttore generale Francesco Iorio, andrebbe concluso l’aumento di capitale e la quotazione in borsa entro la metà di aprile.

BpVi, Borsa Italiana: sostituire 3 consiglieri

L’indiscrezione del Financial Times, secondo cui Unicredit avrebbe aperto un dialogo a questo proposito con il governo di Matteo Renzi, è stata invece smentita dal gruppo bancario. Intanto, riporta il Corriere del Veneto, Borsa Italiana ha chiesto di sostituire tre dei 18 consiglieri nel cda della Banca Popolare di Vicenza, come condizione per l’accesso a Piazza Affari.

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