Spettacoli in ripresa: nel 2013 sono 500 al giorno

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Quasi cinquecento al giorno. Secondo i dati aggiornati del Rapporto statistico della Regione Veneto è questo il numero di spettacoli prodotti in Veneto nel 2013. L’offerta culturale veneta si presenta quindi, in questo settore, notevole e molto varia, capace di rispondere a un interesse che, secondo il Rapporto, da due anni è tornato a essere in forte crescita. Nel quinquennio che va dal 2008 al 2013 un’offerta complessivamente in forte contrazione, con un calo del 10,6% del numero di spettacoli nel Veneto, è stata accompagnata da una domanda lievemente ridotta (-1,9% degli ingressi), ma nel 2013 si sono tornati a vedere segni positivi, registrando aumenti sia nel numero di spettacoli (+0,1%) sia degli ingressi (+3,5%).

Un mercato da 600 milioni l’anno

Numeri positivi che dimostrano la ripresa dell’interesse del pubblico verso gli spettacoli e gli eventi di intrattenimento. I ritorni economici appaiono sempre in crescita fino al 2012, anno in cui tale crescita si è bruscamente interrotta per poi riprendere nel 2013, quando la spesa al botteghino è aumentata del 9,6%, giungendo a quasi 284 milioni di euro. Se si tiene invece conto di tutto il volume d’affari che ruota attorno a questo tipo di attività (comprendendo quindi anche la spesa per i vari servizi richiesti, nonché altri proventi, legati ad esempio alle prestazioni pubblicitarie) cresce del 5,3% e supera i 636 milioni di euro. Nella classifica delle regioni italiane, il Veneto è al terzo posto per numero di introiti complessivi (mentre è al sesto per numero complessivo di spettacoli).

Il cinema al primo posto, male i parchi divertimento

Nel 2013 il numero di spettacoli è stato di quasi 181 mila, che, contati su base giornaliera, equivalgono a quasi 500 spettacoli al giorno. Queste manifestazioni hanno attratto, tra residenti e turisti, circa 23,2 milioni di ingressi, dati notevoli se si pensa che i residenti in Veneto sono poco meno di 5 milioni. Con 8 milioni di ingressi le sale più gettonate sono quelle dei cinema. In particolare, il Rapporto sottolinea come la politica contenuta dei prezzi del biglietto abbia permesso negli ultimi anni alle sale cinematografiche di riacquistare una grossa fetta di spettatori. Al secondo posto si trovano le mostre ed esposizioni (3,8 milioni) e poi i parchi di divertimento, in calo dal 2011 nonostante siano una grande peculiarità della nostra regione che è leader mondiale nella produzione di giostre. I 3,5 milioni di ingressi (contando anche le attrazioni dello spettacolo viaggiante) hanno fatto registrare un calo del 27,6% rispetto a cinque anni fa.

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