Bce: BpVi e Veneto Banca, "rischio elevato"

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Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca finiscono in “quarta fascia” nella valutazione Srep (Supervision review and evaluation process) della Banca Centrale Europea, l’analisi annuale che Francoforte fa per valutare lo stato di salute del sistema bancario in termini di requisiti patrimoniali. A quanto riporta Il Sole 24 Ore, dall’analisi che ha messo ai raggi X 13 banche italiane, 11 sono state “promosse”, mentre per le due popolari venete è stata sottolineata la necessità di rafforzamenti patrimoniali.

La Bce, insomma, impone aumenti di capitale che peraltro sia la Popolare di Vicenza sia Veneto Banca hanno già annunciato di voler mettere in campo: la banca di Montebelluna ha comunicato di volerlo varare nei primi mesi del 2016, mentre l’istituto berico dopo la semestrale che ha rivelato perdite per circa 1 miliardo di euro ha stabilito anche l’obiettivo da raggiungere, 1,5 miliardi di capitale da raccogliere nella primavera 2016.

A quanto riporta il quotidiano di Confindustria è l’indice Cet 1 ratio, il livello minimo di capitale che le banche europee dovranno rispettare entro il primo semestre del 2016, quello su cui si concentrano i problemi: così, mentre Intesa San Paolo supera il test con quota 13,4% su un obiettivo fissato al 9%, Veneto Banca si attesta all’8,1% contro un obiettivo del 10%, e la Popolare di Vicenza si ferma molto al di sotto dell’asticella fissata all’11%, totalizzando un indice pari al 6,8%.

La Bce nei test Srep indica quattro fasce in cui classifica gli istituti di credito: la classe 1 per chi non presenta rischi evidenti, la 2 con un basso livello di rischio, la 3 con un livello di medio rischio e la 4 con un rischio elevato. Le due popolari venete sono finite così in quarta fascia, in (non tanto beata) solitudine rispetto al resto delle banche prese in esame.

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