Veneto Banca, villa e conti correnti di Consoli restano sotto sequestro

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La villa di Vincenzo Consoli – oltre 500 metri quadri con vista su Campo Marzo a Vicenza – resta sotto sequestro, così come restano bloccati i conti correnti riconducibili all’ex ad di Veneto Banca e alla moglie. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Treviso in seguito alla richiesta di dissequestro presentata dalla difesa di Consoli, secondo cui il trasloco da Roma a Treviso dell’inchiesta sul crac della banca avrebbe dovuto comportare anche una modifica della misure prese a carico di Consoli. I giudici trevigiani avevano dieci giorni di tempo per decidere e hanno confermato quanto stabilito dai colleghi romani.

I preparativi per il maxi-processo

Secondo la Tribuna di Treviso, intanto, il pm Massimo De Bortoli si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per Consoli e gli altri indagati. Sabato scorso la procura di Vicenza ha avanzato una richiesta analoga per l’ex presidente di Bpvi Gianni Zonin e altri sei indagati. Non a caso, in aula a Vicenza era presente anche una delegazione del tribunale trevigiano guidata dal coordinatore dei gip Bruno Casciarri, che ha assistito all’udienza proprio per prendere esempio dai colleghi vicentini e capire come gestire gli spazi in vista del maxi-processo su Veneto Banca a Treviso.

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