Banche venete: BpVi bussa ad Atlante, le Fondazioni non investiranno

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Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, la soluzione resta lontana: nonostante le rassicurazioni del ministro dell’Economia Padoan, che ha escluso la possibilità del bail-in per salvare le due banche venete, la Commissione europea chiede un miliardo dai privati prima di dare il via libera al sostegno da parte dello Stato. Chi saranno questi privati?

Il consiglio di amministrazione di BpVi oggi 26 maggio 2017 punta su una ricapitalizzazione dal Fondo Atlante: ha «invitato l’amministratore delegato a verificare la posizione di Quaestio SGR, gestore del fondo Atlante (azionista al 99,3% della banca), in merito alla sua eventuale partecipazione all’operazione di ricapitalizzazione prevista» si legge in un comunicato diramato dalla banca. Il cda conferma la fiducia nel piano di ristrutturazione dell’amministratore delegato Fabrizio Viola: «L’esecuzione di tale piano è essenziale per il rilancio di due banche funzionali allo sviluppo dell’economia del Nord Est ed il suo successo resta affidato all’avvio nei tempi più rapidi delle azioni previste».

Ma le fondazioni bancarie, finanziatrici del Fondo Atlante, danno segnali contrari: «Le Fondazioni associate in Acri non intendono mettere più un euro» dichiara Giuseppe Guzzetti, presidente di Cariplo e dell’Acri, come riporta l’Ansa. Alla domanda «chi metterà questo miliardo», Guzzetti ha risposto: «Bisogna chiederlo a Padoan. Come Fondazione non li metto – ha detto a margine di un convegno. Abbiamo già messo 538 milioni» (nel Fondo Atlante, ndr).

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