A Mestre arriva Mvmant, la app anti-Uber promossa dai tassisti

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

È un taxi “on demand” che si prenota tramite app, ed è anche condiviso. Ma, a differenza di servizi simili profondamente osteggiati dai tassisti, Mvmant è promosso dagli stessi autisti di taxi, la cooperativa artigiana Radiotaxi Venezia Mestre. Il progetto è stato lanciato oggi 16 gennaio a Mestre, per la prima sperimentazione in assoluto. A ideare l’applicazione è Edisonweb, una società di Catania che ha trovato nella coop dei tassisti veneziani una sponda pronta a mettere in atto l’idea. Idea che presto esordirà niente meno che a Dubai, dove la app stata scelta fra le 19 finanziate nell’ambito del Dubai Future Accelerator, un programma di innovazione tecnologica che mette a disposizione oltre 33,5 milioni di euro.

Mavmant – acronimo che unisce “movement” (movimento) e “ant” (formica, animale intelligente e organizzato nel trasporto) – si presenta come un «sistema smart di trasporto pubblico in condivisione e su richiesta, disponibile per tragitti definiti ma adattabile dinamicamente alla domanda». Si può prenotare e pagare la corsa direttamente tramite il proprio smartphone, conoscendo così sin da subito tratta e relativi costi, che sono stabiliti sulla base del chilometraggio effettivo del percorso: 0,85 euro al chilometro la tariffa base.

Il progetto parte a Venezia in fase sperimentale con due linee e quattro auto taxi: l’obiettivo è coprire principalmente gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola, con un servizio attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle 20. Nel dettaglio, le due linee percorrono il centro di Mestre con numerosi punti di prelievo, tra cui piazzale Cialdini, via Torino, Corso del Popolo, viale Vespucci, via Lamarmora, via Ca’ Rossa, piazza Carpenedo, viale Garibaldi, cimitero di Mestre, via Torre Belfredo, piazzale Candiani e via San Pio X. Il percorso coperto è indicato in verde nella mappa qui sotto.

Mvmant mappa delle linee Mestre
I percorsi dei taxi sono stati definiti in risposta alle richieste dei quasi mille utenti che, iscrittisi alla piattaforma, in questi mesi hanno partecipato al sondaggio conoscitivo sull’utilità del taxi condiviso a Mestre: oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a rinunciare a un’automobile di famiglia se la propria città offrisse un sistema di trasporto urbano capillare ed efficiente.

«Sentivamo da tempo l’esigenza di un’iniziativa nel territorio che promuovesse un cambiamento nella modalità di spostamento delle persone, e sin da subito abbiamo creduto molto nella portata di Mvmant – afferma Gabriele Stevanato, presidente della cooperativa Radiotaxi Venezia Mestre –. Anche per sollecitare nuove politiche di mobilità, abbiamo deciso di investire risorse nel progetto, che siamo convinti potrà avere notevoli ricadute positive ambientali per la nostra città, terza in Italia secondo Legambiente per i giorni di sforamento dei limiti di concentrazione di Pm10 nell’aria. Per noi ora inizia una sfida stimolante e importante dal punto di vista organizzativo, che ci impegna in un piano di sviluppo tecnico per consentire l’implementazione dell’offerta di servizi di trasporto delle persone».

Gli fa eco Riccardo D’Angelo, fondatore e Ceo di Edisonweb: «Mvmant è il primo caso al mondo che vede la piena integrazione di un’app per la mobilità condivisa e un servizio di taxi tradizionali e autorizzati. Mestre precederà di poco il lancio a Dubai, dove la locale autorità dei trasporti Rta ha selezionato la nostra piattaforma per tagliare la congestione del traffico del 20% e ridurre le emissioni di Co2 del 30%».

Ti potrebbe interessare