La denuncia di Confcommercio: il turismo vicentino è solo "mordi e fuggi"

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Un’indagine di Confcommercio Vicenza fa un primo bilancio della stagione estiva per quanto riguarda il turismo vicentino. L’analisi è stata effettuata sentendo le valutazioni degli operatori più rappresentativi, perché dati ufficiali, che dovrebbero essere divulgati dalla Regione del Veneto, al momento non sono disponibili. Stando al movimento registrato dai principali albergatori della città, Vicenza conferma un turismo “mordi e fuggi”. Gli arrivi, soprattutto di visitatori stranieri, non mancano, ma il soggiorno in città è generalmente di una notte soltanto. Se si tratta di gruppi organizzati la permanenza in città si allunga di qualche notte, generalmente perché Vicenza si offre come base ideale – anche più economica – per pernottare e dirigersi verso le più gettonate località del Veneto. In tal caso, spesso sono i singoli albergatori attraverso promozioni particolari e una specifica attività di incoming che riescono ad attrarre questo target di turisti, arrivati di recente da Israele e dalla Cina.

«In sostanza – commenta Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza – gli operatori del turismo vicentino che abbiamo interpellato confermano una realtà evidente da sempre: senza eventi di richiamo, come lo sono state ad esempio negli scorsi anni le mostre in Basilica targate “Goldin”, Vicenza rimane meta turistica interessante, ma alla quale si dedica giusto il tempo per ammirare le principali opere palladiane. Il “sogno”, invece, è vedere finalmente superata la logica delle esigenze e delle strategie frammentate, attraverso la realizzazione di precisi programmi di sviluppo che diano un ruolo primario e strutturale al turismo. Servono programmi che accompagnino la crescita del comparto e diano valore a uno dei pochi segmenti della nostra economia in grado, in questa fase, di creare occupazione e sviluppo».

Turismo vicentino in montagna, bene Asiago, male Recoaro

Una conclusione, quella del Direttore di Confcommercio Vicenza, che vale anche per le località di montagna vicentine. Spiccano quest’anno i gruppi organizzati nelle località di montagna che vantano particolari strutture adatte allo sport: è il caso di Tonezza per il tennis, di Asiago per l’hockey, così come Recoaro, che nel Palasport San Giorgio accoglie i ritiri delle nazionali maggiori, giovanili e femminili di hockey, oltre agli eventi di formazione riservati ad allenatori e arbitri. L’andamento delle presenze nelle località di montagna vicentine quest’estate resta più o meno invariato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre sembra inarrestabile la tendenza degli ospiti a ricercare una vacanza sempre più “esperienziale”. Al turista, soprattutto di target più giovane, non basta più godere delle bellezze paesaggistiche e del ristoro climatico della montagna, ma esige “vivere” il territorio, conoscerne le caratteristiche, essere protagonista di escursioni, apprezzare l’enogastronomica del luogo. Francesi, austriaci, tedeschi, polacchi e americani – queste le provenienze principali dei turisti esteri presenti sulle nostre montagne – spesso scelgono di avvalersi di una guida del posto, che a colpo sicuro fa apprezzare ciò che meglio offre la località di soggiorno.

Quest’anno Asiago e le zone del Pasubio hanno positivamente avvertito il richiamo turistico legato al centenario della Grande Guerra. Il percorso unico e ineguagliabile per bellezza e storia dell’Altopiano ha richiamato turisti anche dall’estero. Diversa la situazione per Recoaro, che paga il conto dell’apertura in ritardo della stagione delle terme, con un calo delle presenze per i soggiorni di una o più settimane. Cresce invece a buoni ritmi il turismo “escursionistico”.

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