BpVi-Veneto Banca, sindacato Unisin: "Preoccupati da fusione"

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Fusione BpVi-Veneto Banca? Dopo il flop dell’aumento di capitale di Veneto Banca, destinata a passare sotto il controllo del Fondo Atlante come già Banca Popolare di Vicenza, l’ipotesi di fusione fra le due ex banche popolari venete si fa sempre più concreta. E il sindacato dei bancari Unisin alza la voce: la preoccupazione è che la fusione avvenga al prezzo di un forte taglio di personale.

«Le associazioni sindacali Unisin di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca lavorano e collaborano da tempo in perfetta sintonia e sono pronte, in caso di fusione, ad agire in pieno accordo perseguendo l’unico obiettivo di tutelare i lavoratori – si legge in una nota diramata dal sindacato –. Esprimono congiuntamente forte preoccupazione consapevoli che una fusione tra queste due realtà può forse costituire un opportunità per il Fondo Atlante ma certamente rischia, dal punto di vista occupazionale, di essere la soluzione più dolorosa».

Prosegue la nota: «I nostri istituti hanno adesso il patrimonio necessario per affrontare le rispettive ristrutturazioni e i dichiarati esuberi di personale con i consueti strumenti di settore e all’interno di questa cornice Unisin è disponibile a portare avanti la trattativa. Non sta certo al sindacato indicare la politica industriale e non è certamente nello stile di Unisin farlo ma a chi dovrà decidere sia chiaro che non permetteremo che il peso del salvataggio ricada sui dipendenti che hanno già pagato, in termini economici e personali. Se qualcuno spera di poter fare economie di scala aumentando gli esuberi con una fusione, sappia fin da ora che non gli risparmieremo nessuna forma di mobilitazione e protesta che la legge consente».

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