Banca Popolare di Vicenza, "Don Torta" da Papa Francesco

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Un incontro fugace, sul sagrato di San Pietro a Roma: pochi minuti sufficienti per consegnare una lettera a Papa Francesco e raccontargli il dramma delle migliaia di piccoli soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca che hanno perso i loro risparmi. E ricevere una parola di conforto, un invito alla preghiera.

Così il gruppo “Don Torta”, il coordinamento delle associazioni dei soci delle banche popolari venete riunito attorno al parroco di Dese, don Enrico Torta, ha incontrato il pontefice mercoledì 30 aprile 2016. Don Torta non poteva esserci, ma ha delegato Patrizio Miatello, accompagnato da Alfredo Belluco e Gianfranco Muzio.

«Avevamo l’accesso all’udienza in piazza San Pietro – racconta Miatello –, non da soli ma insieme a altre persone. Ho chiamato il Papa, mi è venuto incontro e gli ho spiegato chi siamo e come abbiamo affrontato il problema delle banche in Veneto, dove migliaia di persone sono state rovinate dal crollo delle azioni. Ho chiesto una preghiera e una benedizione, e gli ho consegnato una lettera e degli omaggi».

L’incontro avviene pochi giorni dopo l’anatema che ha lanciato il vescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, di origine trevigiana, durante la messa del lunedì dell’Angelo al carcere di Tolmezzo. Il vescovo ha parlato dello «spirito del male» che ha agito «negli attentati di Bruxelles» dove «giovani indemoniati» si sono fatti esplodere, e ha paragonato questo male a quello che «ha permesso il fallimento di alcune banche dove dirigenti senza scrupoli hanno rubato i soldi, i risparmi di una vita, di tanta povera gente che ora si ritrova senza niente. Anche questi funzionari sono indemoniati, hanno un animo cinico e nulla gli interessa degli altri».

«Papa Francesco ha chiesto come mi chiamo – prosegue Patrizio Miatello – Gli ho detto il mio nome e mi ha detto che le cose si sistemeranno, e di continuare a pregare e ad avere fede. Mi ha dato la mano e io l’ho baciata. Ma questo incontro non ci basta, abbiamo chiesto un incontro riservato». Gli omaggi consegnati da Miatello a Papa Francesco sono tre simboli del Veneto: un foulard e un bracciale del leone di San Marco e un dvd del film Il leone di vetro.

La lettera di don Torta a Papa Francesco

 

lettera-don-torta-papa-francesco«Sabato scorso 26 marzo 2016 con l’approvazione del bilancio di Banca Popolare di Vicenza con soli 1016 soci presenti – si legge nella lettera di una pagina consegnata al pontefice, e firmata da don Enrico Torta – sono stati condannati 120mila soci e e 1 milione 400mila clienti i quali hanno ceduto senza sapere i loro risparmi e le loro proprietà a banchieri privati, che hanno ottenuto in consenso, manipolando l’informazione, di una parte dei soci, dei dipendenti e dell’opinione pubblica».

Poi la richiesta al Papa: «Sua Santità, come suoi più umili servitori le chiediamo una sua preghiera per tutte quelle persone che a causa delle banche e della finanza stanno soffrendo e piangendo e per darci la forza di proseguire nel nostro difficoltoso cammino contro queste enormi forze finanziarie».

Foto: Di Jeffrey Bruno from New York City, United States. Questo file è stato ricavato da un’altra immagine: Canonization 2014- The Canonization of Saint John XXIII and Saint John Paul II (14036966124).jpg, CC BY-SA 2.0, via Wikipedia

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