Electrolux, al Mise il piano industriale. I sindacati: «Ora contratto aziendale»

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Investimenti garantiti, per innovazione e prodotti, e ampliamento degli ammortizzatori sociali. Sono due delle notizie uscite dall’incontro di ieri 6 novembre al Ministero dello Sviluppo economico sulla verifica del piano industriale di Electrolux in Italia.
Sul fronte degli investimenti l’azienda, rappresentata dall’amministrato delegato Ernesto Ferrario, dal direttore delle relazioni industriali Ruben Campagner e dal direttore innovazione industriale Alessandro Campestri ha garantito 200 milioni nel prossimo biennio per gli stabilimenti italiani, oltre ai 130 stanziati per Susegana.

Intanto il sindacato annuncia l’apertura del percorso verso il rinnovo del contratto collettivo aziendale. «È dal 2007 che il contratto collettivo aziendale in Electrolux non viene rinnovato. Dopo lo storico accordo per la nuova fabbrica di Susegana, dello scorso giugno, è finalmente arrivato il momento per riaprire anche quel tavolo negoziale» spiega Enrico Botter, segretario generale della Fiom Cgil di Treviso, a margine dell’incontro al Mise. «Il prossimo 21 novembre a Bologna il coordinamento sindacale unitario si incontrerà per la definizione della piattaforma che verrà poi condivisa e votata nelle assemblee con i lavoratori e le lavoratrici Electrolux. Il 26 novembre sarà il giorno delle assemblee per il sito di Susegana».

Per quanto riguarda gli altri stabilimenti, sono previsti circa 40 milioni per potenziare e innovare i prodotti nella sede di Porcia. Riguardo lo stabilimento di Solaro, Electrolux ha comunicato che il calo di volumi legato alla perdita di 2 grossi clienti – uno in Europa, l’altro in Nord America – ha provocato un calo di circa 150mila pezzi che determina, per il 2020, una “eccedenza” di 160 lavoratori rispetto a un totale di 660 dipendenti. Per affrontare ciò l’azienda ha annunciato un piano di investimenti per circa 56 milioni nel triennio 2020-22 in processo e prodotto per lo stabilimento milanese, ma allo stesso tempo la necessità di un accordo con sindacati e governo che garantisca ammortizzatori sociali per il 2020, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali. Infine, è stato confermato lo spin off del segmento professional – che riguarda il sito di Valloncello e lo stabilimento di Modena di recente acquisizione – che si completerà entro aprile prossimo ma che, già dal primo gennaio sarà una realtà distinta dal gruppo Electrolux.

Ti potrebbe interessare