"Dolomiti, the mountains of Venice": il nuovo logo del Bellunese

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Presentato il 10 febbraio alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano il nuovo marchio territoriale delle montagne del Bellunese: “Dolomiti, the mountains of Venice” è il payoff scelto per accompagnare il lettering multicolore che va a comporre la scritta “Dolomiti”. A tenere a battesimo il nuovo marchio sono stati il ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali con delega al turismo, Gian Marco Centinaio, l’assessore regionale Federico Caner e il neo presidente dell’Enit, Giorgio Palmucci, nello stand della Regione del Veneto.

«Un pay off che richiama in modo volutamente evidente quello che la Regione ha dato al Veneto, The Land of Venice (presentato sempre alla Bit un anno fa, ndr)», hanno spiegato i promotori dell’iniziativa: il direttore della Destination Management Organization ‘Dmo Dolomiti’, Giuliano Vantaggi, il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, nell’incontro di presentazione intitolato “Dolomiti: un marchio, un patrimonio, un territorio di emozioni olimpiche”.

“Vogliamo così esprimere la volontà di tenere uniti i valori del territorio Veneto per rafforzarne l’identità – hanno sottolineato – e, condividendo l’impostazione promozionale della Regione, abbiamo scelto Venezia perché il nome favorisce un’immediata e universale collocazione geografica e la lingua inglese perché conferma la vocazione internazionale della nostra realtà. Questo marchio ha un grande valore prima di tutto per il territorio: ci presentiamo come una unica, forte, ricca e straordinaria realtà turistica”

Le Dolomiti, quindi, dopo il Veneto, entrano turisticamente nell’orbita veneziana, con l’intento di rendere queste destinazioni più identificabili agli occhi dei turisti stranieri, magari cinesi, che conoscono bene la città lagunare e poco le bellezze che la circondano. Centinaio infatti, che ha confermato il suo interesse a sostenere l’iniziativa dell’assessore Caner per la creazione di un collegamento aereo diretto Venezia-Cina, ha riferito che, in un recente incontro con il viceministro al turismo cinese, è emerso che nel grande Paese asiatico è in costante crescita l’interesse per le mete turistiche originali, quelle meno celebrate ma capaci di stupire e di emozionare.

«Il Veneto è un riferimento geografico meno noto della città lagunare – afferma Caner – e il nome Venezia garantisce una maggior efficacia dell’azione promozionale della regione nel suo complesso, delle sue innumerevoli ricchezze, dal lago di Garda alle terme, dalle spiagge alle colline, dal Delta del Po alle città d’arte e per l’appunto, le Dolomiti. Queste affascinati montagne che, voglio ricordarlo, appartengono al 46% al territorio bellunese e quindi sono per quasi la metà venete».

«L’Italia e il Veneto – ha detto il ministro – possono soddisfare pienamente chi vuole vedere ‘altro’, dispongono di molti tesori che non appaiono sulle copertine dei cataloghi più diffusi, ma offrono la possibilità di vivere esperienze uniche e indimenticabili».

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