Padova, boom pensioni di anzianità: +82% in un anno

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Da archiviare alla voce “effetti imprevisti della legge Fornero”. A Padova in un solo anno, il 2015, il numero di pensioni di anzianità è aumentato dell’82%. Avete letto bene: il numero di assegni di anzianità liquidati dall’Inps a Padova e provincia da 1.860 nel 2014 è balzato a 3.385, quasi raddoppiando.

Il motivo? È scattato lo “scalino” della legge Fornero, che aveva tenuti “ingabbiati” migliaia di quasi-pensionati a un passo dal sospirato approdo. Lavoratori che durante il 2015 hanno raggiunto il traguardo che era stato spostato in avanti nel 2011, proprio quando erano a pochi metri dal tagliarlo. «Per scoraggiare l’accesso alla pensione anticipata ai lavoratori che non avevano compiuto i 62 anni di età – spiega Rita Turati, segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto – la riforma Fornero del 2011 aveva introdotto un sistema di disincentivi che colpivano l’importo della pensione».

Rita Turati«La penalizzazione consisteva nel taglio dell’assegno pensionistico – prosegue Turati – per ciascun anno di anticipo rispetto al 62esimo anno di età, con una riduzione pari all’1% per ciascuno degli ultimi due anni che mancavano ai 62 e del 2% per ciascuno degli anni che mancavano per il compimento del 60esimo anno. La legge di stabilità entrata in vigore il primo gennaio 2015 ha congelato, anche sulla base della forte pressione dei sindacati, l’applicazione della riduzione». Un altro motivo del boom, osserva ancora Turati, è legato all’opzione donna «i cui requisiti dovevano maturare entro il 31 dicembre 2015».

«Ci auguriamo che il tavolo aperto tra governo e Cgil Cisl e Uil su pensioni e fisco porti a un risultato positivo in fatto di uscita dal mondo del lavoro – commenta Rosanna Bettella, segretaria generale dello Spi Cgil di Padova – nel senso che si ritorni a parlare di flessibilità per la pensione di vecchiaia, che si permetta ai lavoratori ma soprattutto alle lavoratrici, di poter scegliere di uscire prima dei 67 anni. Non è l’Ape la soluzione giusta, non vogliamo prestiti, ma la possibilità di scegliere. Questa è la strada per dare una qualche speranza in più ai nostri giovani».

Pensioni a Padova, i numeri del 2015

Nel 2015 l’Inps ha liquidato nel Padovano 9.033 pensioni contro le 7.310 dell’anno prima (+23.6%). Quelle di anzianità rappresentavano nel 2014 il 25,4% del totale, nel 2015 la percentuale è salita di 12 punti, arrivando a quota 37,5%. La seconda tipologia di assegno previdenziale a livello numerico è la reversibilità, che riguarda per lo più donne. Le pensioni liquidate riguardano per lo più lavoratori dipendenti cui spetta il 46,9% delle posizioni previdenziali accolte nel 2015, con un aumento del 29,7% in confronto al 2014. A seguire, troviamo gli artigiani (1.456 pensioni liquidate lo scorso anno, contro le 1.089 dell’anno prima, con un incremento del 33,7%) e i commercianti (1.070 contro 871, con un più 22.8% sull’anno prima).

pensioni di anzianità a Padova 2015

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