Ovs fa spesa da Goldenpoint. Siglato l'accordo: acquisizione entro il 2029

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Ovs firma l’accordo vincolante di investimento in Goldenpoint, società di abbigliamento intimo, mare e calzetteria da 100 milioni di euro di ricavi grazie ad una rete di circa 380 negozi – di cui l’80% diretti – in locations di grande prestigio. L’accordo fa seguito alla lettera di intenti depositata nel febbraio 2024 e prevede un primo investimento di 3 milioni di euro destinato a sottoscrivere un prestito obbligazionario convertibile e all’acquisito del 3% del capitale sociale di Goldenpoint.

OVS è già uno dei player più importanti nel segmento dell’underwear in Italia, con una quota di mercato pari al 7,4%. Con Goldenpoint tale posizione sarà sensibilmente rafforzata.

Il piano dell’azienda veneta prevede di giungere in più fasi al controllo dell’azienda con l’opzione di salire al 100% della proprietà nei prossimi cinque anni. Entro il 31 luglio 2025, OVS avrà facoltà di salire al 51% del capitale convertendo il prestito ed esercitando un’opzione di acquisto di azioni a fronte della corresponsione di un prezzo predeterminato, pagabile anche in azioni proprie. Successivamente, il gruppo guidato da Stefano Beraldo potrà acquisire il rimanente 49% mediante l’esercizio di opzioni put&call, in una finestra temporale tra il 1° agosto 2026 e il 31 luglio 2029. La relativa valutazione si baserà su un multiplo dell’Ebitda in linea con gli attuali moltiplicatori di OVS, da cui sottrarre la posizione finanziaria netta.

Grazie al supporto e all’integrazione con OVS, il business plan di Goldenpoint prevede un significativo incremento delle vendite mediante il rafforzamento dell’offerta commerciale, in particolare sulle categorie intimo e accessori, e la crescita della rete con negozi di maggiore dimensione. Al termine di tale piano, grazie anche al miglioramento del sourcing e all’effetto virtuoso della leva operativa, è prevedibile un EBITDA in forte crescita ed un buon contributo ai risultati consolidati di OVS.

L’acquisizione è in ogni caso tale da non comportare significativi assorbimenti di cassa e verrà finanziata interamente ricorrendo ai flussi generati da OVS.

Il gruppo veneto, che ha chiuso il bilancio d’esercizio al 31 gennaio, ha comunicato qualche settimana fa i dati preliminari: il 2023 si è chiuso con vendite in aumento dell’1,4% a parità di superficie, ed l’ebitda rettificato in leggero aumento rispetto ai 180,2 milioni di euro del 2022, come riportato dal Sole 24 Ore.

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