Valsugana chiusa per frana, Confartigianato: «Emergenza da risolvere al più presto»

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

La statale 47 della Valsugana, che collega Bassano del Grappa e Trento, è chiusa dalla mattina del 12 gennaio 2024 a causa di una frana. Il risultato sono pesanti limitazioni al traffico, su cui interviene ora Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto: “L’interruzione della strada statale 47 della Valsugana per una consistente frana – afferma Boschetto – mette a nudo i tanti problemi del nostro sistema viabilistico che necessita di un tagliando complessivo e di una potente iniezione di risorse in particolare da concentrare nell’apertura di un nuovo sbocco a nord completando ad esempio il collegamento autostradale Valdastico. In questo momento storico in cui ci troviamo a fronteggiare costantemente crisi geopolitiche, ambientali e climatiche è opportuno mettere in campo tutte le risorse disponibili per trovare le soluzioni migliori per garantire la piena circolazione di merci e persone”.

“Il primo obiettivo – prosegue – è la riapertura il più presto possibile della strada in totale sicurezza: imprese artigiane, autotrasportatori, Ncc e Taxi che operano nell’area sono già in sofferenza. Oggi costrette a trovare in fretta complicate vie alternative che mettono sotto stress arterie infrastrutturali già sature con conseguente aumento dei tempi di percorrenza e quindi di costi. Una emergenza -sottolinea Boschetto- che riapre una questione su cui battiamo da tempo come Confartigianato Veneto: l’importanza di garantire alle merci e alle persone la possibilità di accedere velocemente ai valichi alpini del Tarvisio e soprattutto del Brennero. Rispetto a questo obiettivo e in considerazione del recente completamento della Superstrada Pedemontana, diventa prioritario dare compimento al collegamento autostradale della Valdastico con l’asse del Brennero offrendo maggiore permeabilità e dando ossigeno ai collegamenti Sud-Nord. Il completamento dell’anello Valdastico consentirebbe infatti, di alleviare la pressione sulla tratta autostradale Vicenza-Verona, oggi a tre corsie, dove di fatto i mezzi pesanti transitano in colonna continua con riflessi sulla sicurezza dei viaggiatori e sui tempi di transito. Si tratta dunque di procedere con quanto previsto dall’Allegato Infrastrutture al DEF 2018, quale che sia la preferenza del tracciato finale in territorio trentino e purché l’arteria abbia caratteristiche almeno superstradali”.

“La frana che ha interrotto la Valsugana -conclude Boschetto- è un “ultimo avvertimento” che ci impone non solo di riflettere sullo stato di salute delle nostre strade e del nostro territorio sotto il profilo idrogeologico, ma soprattutto di pensare con urgenza a delle alternative, consolidando l’esistente e studiando collegamenti nuovi, sicuri, efficaci e sostenibili. Non bastano soluzioni tampone ma una nuova stagione programmatoria che ci consenta di non operare in un contesto di costante emergenza. Le risorse, se c’è la volontà politica, si trovano. Parliamo di arterie fondamentali che insistono su aree tra le più produttive dell’intero Paese. Da un recente lavoro di Unioncamere Veneto emerge come le esportazioni contribuiscono per circa il 40% alla formazione del PIL regionale, negli ultimi 12 mesi (ottobre ‘22-settembre ‘23) il commercio estero del Veneto ha totalizzato oltre 80miliardi di euro (13,4% del totale nazionale e 41,2% del Nord Est) con un saldo positivo di circa 25miliardi di euro. E la modalità di trasporto maggiormente utilizzata nelle esportazioni è su strada: 57,1% per il totale e ben 95,2% verso la UE. Come imprenditori siamo sempre pronti a offrire il nostro supporto operativo”.

Ti potrebbe interessare