L'appello della Cna alla Regione: «Aquistate crediti fiscali». In Veneto "incagliati" 500 milioni di euro

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L’onda virtuosa si propaga: dopo la Provincia di Treviso, anche la Regione Sardegna e la Regione Piemonte entrano a far parte dell’elenco di enti pubblici che acquisiscono crediti per liberare i cassetti fiscali di banche ed enti finanziari così da concedere alle imprese del comparto Casa di poter avviare nuove pratiche.

«La strada è aperta – commenta il Presidente CNA Veneto Moreno De Col – e abbiamo visto come, dopo la Provincia di Treviso che per prima ha acquisito crediti per 14,5 milioni di euro, anche altri enti regionali stiano intervenendo in maniera fattiva utilizzando l’acquisto dei crediti a compensazione dei propri oneri fiscali. Si parla di decine di milioni di euro che possono innescare un meccanismo virtuoso di indubbio vantaggio: gli enti stessi riducono i propri debiti negli anni; le banche liberano i cassetti fiscali che possono accogliere altri crediti; le imprese riprendono le proprie attività, riaprendo i cantieri; e anche i cittadini possono tirare un sospiro di sollievo.

A questo punto come CNA rivolgiamo un appello alla Regione Veneto affinché esamini la possibilità di seguire questa strada e acquisire parte dei crediti incagliati – 500 milioni di euro in Veneto – favorendo le imprese del comparto in una ripresa difficile anche a causa dei persistenti e allarmanti rincari energetici e dell’aumento dei costi dei materiali. Da molti mesi infatti il meccanismo legato alla cessione dei crediti è incagliato e le conseguenze sono divenute preoccupanti. L’appello che rivolgiamo alla Politica è di prendere finalmente in mano una situazione ferma da troppo tempo: questo meccanismo per gli enti locali può infatti rappresentare un indubbio risparmio a livello di spesa dato che l’acquisto di crediti è scontato per prassi di mercato, ed un risparmio in tassazione.»

«L’azione che chiediamo alla Regione Veneto – aggiunge il Segretario CNA Veneto Matteo Ribon – può diventare un volàno in grado di fare ripartire l’economia di un comparto che, dopo la spinta iniziale del Superbonus, si è drammaticamente arenata nelle pastoie burocratiche. D’altro canto, per ottimizzare questa manovra, dopo l’acquisizione dei crediti da parte degli enti locali, è necessario che le banche si rendano nuovamente disponibili ad accettare crediti delle imprese del territorio.»

In Veneto i crediti giacenti nei cassetti fiscali delle imprese che hanno riconosciuto lo sconto in fattura ammontano a 500 milioni di euro e sono 5000 le imprese con i crediti bloccati.

Gli Enti locali in Veneto: 563 i Comuni; 7 Provincie; 1 Città Metropolitana; 19 tra Comunità e Unioni Montane. Oltre alla Regione Veneto.

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