Mancate revisioni auto, sanzioni quadruplicate. CNA Padova: «A rischio la sicurezza stradale»

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I recenti dati diffusi dalla Polizia Locale relativi alla città di Padova sono allarmanti: se nel 2021 le sanzioni per mancata revisione del veicolo sono state 403, nel 2022 il numero è schizzato fino a toccare quota 1.636, con un aumento del 305%. Si tratta dunque di un boom di auto fuori regola, che trova spiegazione soprattutto nelle difficoltà di tanti cittadini legate alla crisi economica post-Covid e alla recente impennata dell’inflazione. CNA Padova lancia l’allarme: questa situazione rischia di mettere a repentaglio la sicurezza dei mezzi e degli automobilisti stessi e si lega al preoccupante fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’autoriparazione.

«Come associazione siamo fortemente preoccupati, perché il tema della sicurezza stradale sta diventando critico» spiega Giorgia Fortuni, presidente provinciale degli autoriparatori di CNA. «Come se non bastasse nelle ultime settimane sono tornati a crescere i furti di pezzi di ricambio e di componenti tecnologiche. C’è il rischio che si venga a creare un mercato parallelo che alimenta il fenomeno dell’abusivismo. Gli automobilisti devono sapere che è importante affidarsi a professionisti certificati e in regola, perché quando ci si mette nelle “mani” di un abusivo si mette in pericolo la nostra sicurezza, quella del nostro mezzo e anche quella dell’ambiente».

Centri revisione: situazione critica

Nella sola provincia di Padova operano 150 centri privati di revisione che occupano circa 500 operatori, ma che negli ultimi mesi rischiano di restare senza operatori adeguatamente formati. La ricerca di personale in possesso dei requisiti conformi alla disciplina, infatti, è ancora un nodo critico che in taluni casi può addirittura pregiudicare la continuità dei centri se non addirittura causarne la chiusura, con relativa perdita dei posti di lavoro creati.

«A fronte di ingenti investimenti in software, attrezzature, strumentazione e formazione del personale, sarebbe opportuna maggiore attenzione al settore» commenta Sergio Schiavon, presidente del Consorzio C.A.PA che dal 1997 ha riunito un gruppo di autoriparatori padovani per creare un Centro Neutro di Revisioni. «Per superare la scarsità di personale occorrerebbe reintrodurre, come accadeva per il vecchio responsabile tecnico, la sostituzione temporanea dell’ispettore per il tempo necessario a formare un altro addetto».

Il periodo per formare un ispettore addetto alla revisione dei veicoli è di circa sei/sette mesi, per un totale di 296 ore fra teoria e pratica. Gli esami a cura della Motorizzazione Civile sono rimasti bloccati a lungo e l’attuale scarsità di sessioni annuali (ne sono previste soltanto due), qualora dovesse persistere, priverà il mercato di lavoratori da inserire negli organici, mettendo i centri di revisione in condizione di dover sospendere l’attività qualora l’ispettore dovesse assentarsi per qualunque motivo

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