La startup veronese Nanomnia selezionata da Intesa Sanpaolo per il programma Elite Louge

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Sono 21 le nuove stratup selezionate da Intesa Sanpaolo ed Elite per prendere parte ad un programma di accelerazione finanziaria. Tra queste una veneta, Nanomnia, specializzata in bio-nanotecnologie, con sede a Zevio (VR). Il progetto, nato quattro anni fa e a cui hanno partecipato già 60 startup, è frutto di una partnership tra Intesa Sanpaolo e Elite.

Gran parte delle startup selezionate provengono da UP2Stars, il programma avviato nel 2022 da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center dedicato a crescita, accelerazione e networking delle startup innovative. Le selezionate provengono da 8 regioni e appartengono a diversi settori industriali di eccellenza dell’economia italiana. Avranno la possibilità di accedere a servizi integrati e a una rete di professionisti e investitori internazionali per agevolare il loro eventuale accesso al mercato dei capitali. Inoltre, saranno dotate di strumenti utili ad affrontare il delicato contesto economico attuale e anche alla luce delle risorse del PNRR.

«Il percorso – ha affermato Anna Roscio, executive director sales&marketing imprese Intesa Sanpaolo – permetterà alle 21 partecipanti di consolidare le competenze in chiave finanziaria e di governance, ampliando le opportunità di crescita dimensionale, manageriale e competitiva, fattori decisivi per l’intero sistema delle imprese.»

«La nuova Lounge – ha commentato Marta Testi, amministratore delegato di ELITE – è dedicata a un gruppo di startup italiane e sostiene il percorso di accelerazione finanziaria di realtà innovative che, grazie a una rete di professionisti e investitori internazionali e a un percorso formativo dedicato ad ampliare le opportunità di crescita sostenibile, saranno in grado di essere maggiormente competitive a livello nazionale e internazionale. Dal 2012, anno di nascita di ELITE, l’innovazione è sempre stato uno dei driver di crescita che abbiamo individuato come strategico per le imprese e inizitive come questa arricchiscono il processo di contaminazione tra aziende tradizionali e startup. Partendo dal confronto in aula, sono infatti molti i progetti di innovazione e le nuove relazioni di business che immaginiamo potranno accadere.»

Foto Shutterstock

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