Decreto agrisolare: 1,5 miliardi per il fotovoltaico sui tetti di stalle e cascine

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Mentre il gas raggiunge quotazioni record (302 euro al magawattora in apertura alla borsa di Amsterdam), le fonti rinnovabili si mostrano come concreta alternativa per uscire dalla dipendenza dalle forniture russe. È stato pubblicato ieri dal Mipaaf – ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (a questo link), il bando per la misura Parco agrisolare, che mette a disposizione 1,5 miliardi di euro nell’ambito del Pnrr per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine.

Per Coldiretti Veneto si tratta di un bando «importante per contribuire alla sovranità energetica del Paese, con cittadini e imprese in difficoltà per i rincari scatenati dalla guerra in Ucraina». L’esplosione del costo del gas – sottolinea l’associazione degli agricoltori – ha un impatto devastante sulle tasche dei cittadini ma anche sulla filiera agroalimentare, dal campo alla tavola, rendendo necessario sviluppare forme alternative di produzione dell’energia. In tale ottica, il bando sull’agrisolare, fortemente sostenuto dalla Coldiretti, consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di metri quadri per 0,43 GigaWatt sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile.

Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche – ricorda Coldiretti – per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti, proprio mentre si discute sul tetto al prezzo delle gas proveniente dalla Russia.

Le domande per i contributi destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici potranno essere presentate dal prossimo 27 settembre e fino al 27 ottobre. Una quota di finanziamenti pari a 1.200 milioni di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria, 150 milioni sono assegnati a interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli, e altri 150 milioni andranno al settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e alle altre imprese.

È prevista poi una riserva del 40% per i progetti che saranno realizzati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Se tali risorse non saranno spese andranno a coprire le iniziative delle altre regioni.

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