Padova, a Casa Priscilla apre un'aula tecnologica contro la povertà educativa

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Una nuova aula tecnologica, dotata di schermo digitale e tablet a disposizione di bambini ospitati a Casa Priscilla, struttura di accoglienza padovana per madri e minori in difficoltà. È stata inaugurata ieri dal Rotary Club Padova Nord che, in cooperazione con altri Club Rotary dell’area padovana, ha finanziato l’allestimento (nella foto di copertina), al secondo piano della palazzina di via Crescini a Padova, dell’aula tecnologica, e collaborato alla realizzazione di un progetto di educazione digitale, al quale hanno partecipato otto minori di età compresa tra i 6 e i 12 anni.

Un progetto che sarà riproposto a partire dal prossimo autunno, e che mira a contrastare la povertà educativa e il digital gap, grazie a un team multidisciplinare di professionisti che hanno messo a disposizione le loro competenze, coinvolgendo anche i genitori dei minori. Tra i temi al centro dei corsi ci sono la capacità di effettuare ricerche online, la verifica delle informazioni e il contrasto alle fake news, le leggi che regolano l’accesso ai social network e l’utilizzo dei contenuti personali, il cyberbullismo.

È solo l’ultimo tassello dell’evoluzione di Casa Priscilla, struttura nata nel 2001 dall’intuizione e dall’impegno di Sorella Maria, fondatrice del centro che oggi è gestito dall’associazione Casa Priscilla Odv, autorizzata e accreditata dalla Regione Veneto e dal Comune di Padova per accogliere minori, mamme con bambini e bambine, persone con fragilità che stanno vivendo situazioni di disagio o di abbandono familiare.

Casa Priscilla, verso la nuova sede in via Vlacovich

Una realtà che sta per vivere una nuova e più grande trasformazione, con il trasferimento in una nuova sede, in via Vlacovich, a poche centinaia di metri dall’attuale, sul terreno di un’ex scuola dismessa del Comune di Padova, acquistata dall’associazione nel settembre 2020, e per il quale il sindaco Sergio Giordani ha consegnato lo scorso aprile il permesso a costruire all’associazione. Il progetto, firmato dallo studio Muratori & Zanon, prevede che la nuova sede, su una superficie di 1.300 metri quadri contro i 300 metri quadri dell’attuale, possa accogliere fino a 55 minori e 11 madri contemporaneamente, mentre oggi la Casa può accogliere fino a 35 minori e 4 madri.

Casa Priscilla, il rendering della nuova sede

Sarà un edificio interamente in legno, al cui interno troveranno posto una comunità familiare mamma-bambino, una comunità educativa diurna per minori, una comunità educativa mamma-bambino, un servizio integrato all’infanzia, l’oasi di volontariato “Centro Don Enea”, una sala da pranzo e spazio collettivo e altri locali per attività comuni.

Al via la raccolta fondi

Per realizzare il progetto è stata attivata una raccolta fondi (informazioni sul sito: http://www.casapriscilla.org/sostieni).

«Carità, condivisione e amore sono i valori che mi hanno sempre guidato fin dalla nascita di questa casa che accoglie le persone che attraversano una fase di fragilità – spiega Sorella Maria Parolin, fondatrice di Casa Priscilla –. Ora la Casa si arricchisce di un nuovo spazio per l’educazione: ringrazio il Rotary Club Padova Nord per aver voluto questo progetto».

«Con il progetto “Nessuno indietro” abbiamo voluto dare una risposta concreta al problema della povertà educativa – dichiara Giulio Centro, vice presidente del Rotary Club Padova Nord –. Il progetto, condiviso e sostenuto da altri Club Rotary dell’area padovana e da un’azienda privata, è un nuovo importante tassello del percorso che abbiamo intrapreso con Casa Priscilla, una straordinaria realtà cresciuta grazie alla generosità e all’impegno di Sorella Maria, e che vogliamo aiutare a crescere nella nuova sede».

«La prima volta che sono entrato in Casa Priscilla ho subito sentito la necessità di aiutare quei bambini ad avere una casa che permettesse loro di avere spazi adeguati – afferma l’architetto Luigi Ometto, amministratore unico dell’Impresa Ometto Costruzioni Srl, impresa costruttrice e general contractor per la costruzione della nuova sede –. Sorella Maria mi ha raccontato del loro progetto e sono stato subito completamente coinvolto. La fase costruttiva della struttura in legno è già in atto e tra un mese cominceremo la demolizione dell’edificio acquistato dal Comune e prepareremo le fondazioni della nuova Casa, che potrà finalmente ospitare tutti i bambini e avere uno spazio esterno per farli giocare».

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