Agricoltura, settore in crescita in Veneto nel 2021: vale 6,4 miliardi

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In Veneto l’agricoltura vale 6,4 miliardi di euro nonostante tutte le difficoltà. A riportarlo i dati di Veneto Agricoltura relativi al 2021, che indicano una crescita del +2,9% rispetto al 2020. Risultati ancora più positivi alla luce delle molteplici difficoltà incontrate nel corso dell’anno con gelate tardive in primavera, siccità ed alte temperature in estate che hanno ridotto notevolmente la resa delle colture.

La resa del mais da granella è scesa a 10 t/ha (tonnellate prodotte per ettaro coltivato, unità usata per esprimere la resa agricola) con una flessione dell’11%. L’aumento degli investimenti nel frumento, sia tenero che duro ha permesso di conseguire una produzione quasi record di 680 mila tonnellate per quello tenero (+24%) e 90 mila tonnellate per quello duro (+55%). Annata negativa per soia e barbabietole da zucchero.

Le colture agricole a piena aria, che costituisce il 75% degli ortaggi veneti, ha subito una riduzione della superficie coltivata del 10% attestandosi sui 17 mila ettari. Quasi invariata quella delle colture in serra (-0,3%). Il colpo più duro l’ha subito la produzione di frutta che, colpa delle situazioni climatiche avverse, ha visto la sua produzione ridursi a 229 mila tonnellate con una perdita del -48% rispetto all’anno precedente.

La viticoltura ha visto un aumento della superficie a lei dedicata ma ha avuto un calo leggero delle rese che ne ha ridotto l’effetto positivo porta il settore a guadagnare solamente un 1% sul 2020. L’export di prodotti vinicoli ha comunque sfiorato i 2,5 miliardi di euro, con un rialzo dell’11%.

Leggero miglioramento per il settore zootecnico che vede la produzione del latte e di carne bovina salire leggermente (+1% e +2%). Molto bene la carne avicola che con le sue 574 mila tonnellate rappresenta il 30% del prodotto a livello nazionale.

«Un risultato positivo quello del 2021 – commenta l’assessore all’agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner – che conferma la buona performance del comparto agroalimentare anche nel post-pandemia. L’azione regionale, insieme all’impegno e alla dedizione delle aziende si è tradotta in un gioco di squadra vincente, dimostrando la resilienza del sistema anche nelle difficoltà. Per l’anno in corso, invece, dobbiamo porre particolare attenzione alla situazione attuale, che tra guerra in Ucraina, emergenza climatica e lievitazione dei prezzi delle materie prime, non deve essere sottovalutata».

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