Tutelare l'ambiente adottando un ulivo, Ager Oliva vince lo Startup Award di Progetto Fuoco

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Salvare i 4 milioni di ulivi abbandonati in Toscana attraverso adozioni a distanza da parte di privati e aziende, così da garantire la salvaguardia della biodiversità, il rispetto dell’ambiente, il recupero di territorio ed evitare il rischio idrogeologico. Ogni sostenitore contribuisce al recupero dell’ambiente e a fine anno riceve a casa propria il suo olio d’oliva extravergine biologico. Questo l’obiettivo di Ager Oliva, la startup di Pistoia vincitrice di «Give Me Fire – Progetto Fuoco Startup Award», il premio alle proposte più innovative assegnato nell’ambito di Progetto Fuoco, l’evento dedicato al settore del riscaldamento promosso da Piemmeti che ha chiuso i battenti in fiera a Verona sabato 7 maggio.

«In questa edizione di Progetto Fuoco lo Startup Award è stato davvero ricco di spunti interessanti, grazie alla partecipazione di giovani brillanti con idee innovative e soluzioni che promettono di portare il settore del riscaldamento nel futuro» commenta Raul Barbieri, direttore generale di Piemmeti. «Era giusto dare loro un riconoscimento ma soprattutto metterli in grado di fare networking con potenziali partner e investitori. A loro il miglior augurio di poter crescere e di mettere a frutto la loro idea imprenditoriale».

«È stata un’esperienza molto positiva per noi, per il network che ci ha offerto questo evento e per le realtà aziendali che abbiamo incontrato e che vogliono sostenere il nostro progetto. Quindi grazie a Progetto Fuoco per questa opportunità» è il commento di Tommaso Dami, co-fondatore di Ager Oliva.

Il podio dello Startup Award si completa con il secondo posto di BioLogik Systems, startup con sede al NOI-Techpark di Bolzano che produce sistemi per la valorizzazione energetica di rifiuti di biomassa. Terzo posto ex-aequo per Altrefiamme, progetto che si propone di valorizzare l’intera filiera del legno grazie ad una piattaforma di e-learning professionale, un marketplace e un’area servizi basata su Blockchain e sensorizzazione IoT, e Fybra, startup che ha brevettato un sensore IoT che, attraverso algoritmi predittivi e adattivi, migliora la qualità dell’aria negli spazi chiusi, sfruttando la ventilazione naturale o ottimizzando la ventilazione meccanica.

Progetto Fuoco – Innovation Village

«Give Me Fire – Progetto Fuoco Startup Award» è il primo premio rivolto alle imprese innovative del settore del riscaldamento e dell’energia prodotti dalla legna, promosso da Progetto Fuoco e Blum, in collaborazione con Aiel – Associazione Italiana Energie Agroforestali. Il premio si è tenuto all’interno dell’Innovation Village, la «future showroom» di Progetto Fuoco, un’area in cui le più significative aziende innovative hanno potuto raccontare le loro idee e presentare i loro prodotti.

«Quest’anno a Progetto Fuoco l’innovazione è raddoppiata, perché all’interno dell’Innovation Village hanno trovato posto non solo il premio alla migliore startup ma anche un hackathon per giovani talenti» spiega Luca Barbieri, co-founder di Blum. «È  interessante vedere come il trasferimento tecnologico possa riguardare un settore maturo come quello del riscaldamento e dell’energia da biomassa. Con soluzioni, come quelle proposte qui, che hanno riscosso successo non solo nella giuria qualificata ma anche nel pubblico».

Lo scopo dello Startup Award è aiutare le piccole realtà imprenditoriali innovative a entrare velocemente nel mercato, mettendole in contatto con le grandi aziende del settore del riscaldamento a biomassa. Le startup si sono sfidate in due round di pitch, cioè brevi presentazioni in cui hanno potuto dimostrare la validità del loro prodotto e rispondere alle domande della giuria e del pubblico. La giuria era composta da: Alessandra Guastalli, country manager di Le Village Credit Agricole Triveneto, Annalisa Paniz, direttrice generale di AIEL, Alessandro Manfredi, acceleration program analyst di VeniSIA, Bruno Giordano, vicepresidente per le aggregazioni di filiera e startup per la crescita di Confindustria Verona e Raul Barbieri, direttore generale di Piemmeti.

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