Rifiuti, in Veneto recuperate 35 mila tonnellate di apparecchi elettronici nel 2021

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Il Veneto nel 2021 ha raccolto 35.625 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia la 14a edizione del Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.

Rispetto al 2020, la Regione avvia a corretto riciclo oltre 2.000 tonnellate di rifiuti elettronici in più, equivalente a un incremento nella raccolta del 6,2%, la terza miglior performance tra tutte le regioni del Nord Italia e superiore al trend nazionale (+5,3%), che consente alla Regione di confermarsi al terzo posto a livello nazionale per volumi totali.

Nella composizione complessiva della raccolta, i RAEE che incidono maggiormente sono quelli del raggruppamento dei grandi bianchi (R2) con 13.263 tonnellate, risultato in crescita del 7,3% rispetto al 2020, pari a quasi 900 tonnellate in più, che rispecchia l’andamento positivo emerso a livello nazionale.

Al secondo posto piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) la cui raccolta registra una leggera contrazione (-0,9%) e scende a 8.823. Anche in questo caso il risultato regionale è in linea con l’andamento medio del Paese.

Freddo e clima (R1) è al terzo posto con 7.871 tonnellate, in crescita del 3,3%, valore tra i più contenuti registrati dal raggruppamento in tutto il Nord Italia.

Ottima performance invece per TV e apparecchi con schermi (R3) la cui raccolta incrementa del 22,5%, quasi 1.000 tonnellate in più rispetto al 2020 che portano i volumi di raccolta a 5.431 tonnellate. Il tasso di crescita regionale è allineato a quello nazionale (+22,2%), dimostrando così che nella Regione si è usufruito in egual misura del Bonus TV erogato da agosto. La raccolta di sorgenti luminose (R5) rimane ferma a 237 tonnellate (+0,02%), risultato che va letto come positivo alla luce del calo registrato dal raggruppamento a livello nazionale.

Anche la raccolta pro capite migliora e registra un incremento del 6,2% rispetto al 2020, pari a 7,3 kg per abitante. Il dato è superiore sia alla media pro capite italiana (6,46 kg/ab), sia a quella dell’area di appartenenza (7,28 kg/ab). Il tasso di crescita è tra i migliori risultati registrati tra le regioni del Nord Italia e superiore a quello nazionale (+5,5%), di conseguenza la Regione sale dalla decima alla nona posizione della relativa top ten nazionale.

Raccolta per province

Con un tasso di crescita del 9,7% rispetto al 2020 – il secondo incremento più alto in tutta la Regione – la provincia di Padova consolida il primato regionale per volumi complessivi con 8.424 tonnellate. Al risultato contribuiscono in particolare gli incrementi in R3 che con il +43,1% registra uno dei migliori tassi di crescita in tutta l’area Nord e si porta a 1.288 tonnellate, diventando così la provincia più virtuosa. In crescita anche le raccolte di R2 (+10%) per un totale di 3.726 tonnellate e in R1 (+4,2%) per 1.894 tonnellate complessive. In lieve decrescita invece i contributi in R4 e R5. Secondo posto per la provincia di Treviso la cui raccolta sale a 7.684 tonnellate, in crescita del 3,9%, sostenuta solo dagli incrementi in R2 (+6,6%) e in R3 (+32%), mentre calano tutti gli altri raggruppamenti, compreso R1 (-2,1%), unico risultato negativo a livello regionale.

Terza migliore raccolta per la provincia di Verona nonostante un leggero calo (-0,3%) che la fa scendere a 6.085 tonnellate, a impattare negativamente sul risultato le contrazioni in R2 (-1,4%) e in R4 (-5%). Migliora ma solo del 2,8% la raccolta della provincia di Venezia e raggiunge le 5.293 tonnellate, che risente di tassi di crescita tra i più contenuti a livello regionale in quasi tutti i raggruppamenti e della riduzione dei volumi in R5 (-9,8%).

La provincia di Vicenza è l’area che registra la miglior performance a livello regionale e tra le sei province del Nord Italia con popolazione compresa tra gli 800 e i 900mila abitanti: con un incremento del 22,8% – il secondo incremento in tutto il Nord Italia e di gran lunga superiore al tasso di crescita media regionale – la raccolta balza a 4.987 tonnellate. La crescita è trasversale a tutti i raggruppamenti, con incrementi a doppia cifra per quattro su cinque, tutti superiori alla media regionale dei singoli raggruppamenti: R1 registra il +20% per 1.021 tonnellate totali, R2 il +24,8% pari a 1.522 tonnellate totali, R3 il +35% per un totale di 776 tonnellate e R4 il +18,6% per 1.613 tonnellate complessive. Cresce invece dell’1,1% R5, l’incremento è comunque superiore a quello registrato dal raggruppamento a livello regionale. Sotto le 2.000 tonnellate i volumi di raccolta delle province di Belluno e di Rovigo: la prima è pari a 1.783 tonnellate, in crescita del 4,2% rispetto al 2020, grazie a maggiori volumi di crescita in tutti i raggruppamenti, ad eccezione di R4 (-3,5%). La provincia rodigina registra invece l’unico risultato negativo della Regione (-6%), di conseguenza la raccolta cala a 1.371 tonnellate. A determinare il calo, la riduzione dei volumi in R2 (-14,3%), in R4 (-9,7%) e in R5 (-7,6%).

La provincia più virtuosa nella raccolta pro capite è Padova che raggiunge i 9,02 kg/ab grazie a una crescita del 9% rispetto al 2020. Perde pertanto la medaglia d’oro quella di Treviso che scende direttamente al terzo posto con 8,70 kg/ab nonostante un incremento del 3,6% perché anticipata anche da Belluno che con il +7,5% raggiunge gli 8,86 kg/ab. Le tre province sono le uniche a vantare un dato medio superiore a quello dell’area di appartenenza (7,28 kg/ab). Se invece si considera la media nazionale (6,46 kg/ab) si aggiunge anche la provincia di Verona con 6,58 kg/ab, nonostante un calo del 2,2%. Al di sotto invece del dato medio nazionale le restanti province venete: Rovigo si ferma a 5,92 kg/ab, in calo dell’1,6%, Vicenza sale a 5,83 kg/ab, ma con il +24,2% registra uno degli incrementi più alti a livello nazionale, e Venezia a 6,24 kg/ab (+2,7%).

«I dati del Veneto evidenziano tre province con buoni risultati di raccolta e altre quattro con risultati da incrementare perché addirittura tre di queste sono sotto la media nazionale», commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. «Bisogna guardare con occhio critico i risultati conseguiti dal Veneto: in molti casi alcuni raggruppamenti registrano risultati assai disomogenei tra province e quindi risultano decisamente carenti in termini di dato pro capite. Il risultato della provincia di Padova, faro regionale per la raccolta dei RAEE, sconta una performance sottotono per i raggruppamenti 4 e 5 quando invece altre province è il caso di Belluno e Treviso in R4 e di Vicenza e Verona per R5 – registrano risultati migliori, ma stacca tutte le altre province in R1 e R2 con i suoi oltre 9 kg di raccolta pro capite. Le province di Rovigo, Venezia e Vicenza non raggiungono la media pro capite nazionale e restituiscono un quadro della raccolta che necessita di uno sforzo sensibile per non penalizzare le restanti aree regionali».

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