HyperLoop, protocollo di intesa tra Regione, Ministero e Autostrade per la sperimentazione in Veneto

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HyperLoop in Veneto, il progetto inizia a delinearsi. Mercoledì mattina a Verona, nell’ambito di LETExpo, il presidente dalla regione Luca Zaia, ha firmato il Protocollo d’Intesa tra MIMS, Regione del Veneto e Concessioni Autostradali Venete, per la sperimentazione della tecnologia HyperTransfer. Firmatari del documento, oltre al Presidente Zaia, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e l’Amministratore delegato di Cav, Ugo Dibbennardo.

«Ho firmato oggi un Protocollo che è il frutto di una grande visione: tutte le innovazioni sono sempre state il frutto di grandi visioni», ha detto Zaia. «Stiamo celebrando oggi una pagina di storia della quale riusciremo a cogliere la portata in futuro, ma oggi poniamo le basi per un modello in cui la tecnologia applicata alla mobilità consentirà di pensare ad un sistema interconnesso di reti, sostenibile ed efficiente. Rendere concretizzabile il raggiungimento di una velocità di 1223 km/h rappresenterà una vera e propria rivoluzione, trasformando radicalmente trasporti, territorio e sistema economico».

Il Protocollo d’Intesa è volto all’avvio degli approfondimenti funzionali e progettuali atti all’individuazione di un sistema di trasporto terrestre per merci e passeggeri, ultra veloce, a guida vincolata, in ambiente ad attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata completamente sostenibile ed a basso consumo di energia. Molteplici gli effetti derivanti dalla sperimentazione: riduzione del traffico veicolare pesante, diminuzione dei tempi di trasporto tradizionali e del relativo consumo energetico, tutela dell’ambiente e maggiore sostenibilità, maggiore sicurezza stradale, migliore congiunzione ed interconnessione tra sistemi di trasporto e smart cities.

Il provvedimento rientra sia nell’ambito del piano strategico per l’Italia – volto a riformare il sistema infrastrutturale salvaguardando obiettivi come sostenibilità, innovazione, coesione sociale e digitalizzazione, condivisi con quelli dell’Unione Europea – sia nell’ambito del Piano Regionale dei Trasporti, che prevede, tra le altre misure, di promuovere e sostenere lo sviluppo di nuove tecnologie per la mobilità in particolare per il trasporto passeggeri e merci, in un contesto capace di integrare ricerca ed innovazione e promuovendo il coinvolgimento sinergico di attori pubblici e privati.

«Il Veneto è infatti la prima Regione ad avviare una simile sperimentazione i cui vantaggi saranno trasversali – prosegue Zaia –: ne trarranno beneficio le nostre 450.000 imprese e il nostro modello di distretto industriale diffuso, per il quale l’intermodalità e la connessione di reti sono cruciali, ma ne beneficerà anche il territorio in termini di sostenibilità e impatto ecologico ed energetico; si ridurrà inoltre il traffico pesante sulle strade, a favore della sicurezza. Spero di vedere questo progetto per il 2026 e ringrazio sin d’ora il Ministro Giovannini e Cav per aver individuato nella nostra Regione il contesto migliore per la sperimentazione».

Il Protocollo approvato prevede l’avvio di una collaborazione per l’individuazione da parte di CAV dell’operatore economico dotato dei requisiti necessari al compimento delle analisi e delle relative fasi di studio, alla valutazione sulla fattibilità dell’intervento e allo sviluppo dei livelli progettuali ed eventuale realizzazione di un prototipo con sperimentazione su campo. Lo strumento amministrativo pensato per individuare il partner tecnologico ed industriale, è il partenariato per l’innovazione. L’investimento atteso per la realizzazione dello studio di fattibilità è pari a 4 mln di euro, mentre per l’espletamento delle attività di valutazione di fattibilità e di progettazione è previsto un periodo di 45 mesi.

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