Veneto Sviluppo, al via gli investimenti: 75 milioni per il secondo Fondo pmi

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È pronto al suo primo investimento il Fondo Sviluppo PMI 2; lo strumento disposto da Fvs Sgr, la società di gestione del risparmio della Regione Veneto, ha raccolto già 60 milioni ed è quindi vicino all’obiettivo dei 75. Il precedente Fondo Sviluppo 1, realizzato nel 2015, si era fermato a 50 milioni ma aveva contribuito all’aumento di fatturato nelle partecipate, sempre come azionista di minoranza, con un segno positivo complessivo del 46% (90 milioni di euro), rendendo agli investitori circa il 20% annuo.

Il nuovo Fondo Sviluppo PMI 2 opererà sul solco del primo Fondo ed interverrà con cifre considerevoli in aiuto a quelle imprese che hanno potenziale di aggregazione, quindi che potrebbero in futuro causare la formazione di un nuovo polo industriale. Per Fabrizio Spagna, vertice di Veneto Sviluppo «lo scopo del fondo è depauperare il tessuto industriale veneto, obbligandolo di fatto a rivolgersi a banche finanziarie o speculative per ottenere liquidità». Come già accaduto in passato, scelte del genere potrebbero causare la delocalizzazione della produzione, peggiore scenario possibile. «La società Veneto Sviluppo — prosegue Spagna — è ancora legata al territorio ma vuole imporre un approccio più internazionale e sceglie di diventare non solo investitore ma anche catalizzatore per altri soggetti che intendano trattenere e far crescere nel Triveneto le eccellenze produttive all’interno del sistema industriale di questo vasto territorio. Nelle prossime settimane annunceremo la chiusura della prima operazione».

Una prima operazione che secondo indiscrezioni avrà per obiettivo una piccola azienda del settore food situata nel cuore del Veneto. Sarà solo la prima di una serie di operazioni che si aggiungeranno alla trentina di progetti già attivi. Tra questi c’è il Fondo Pensione Solidarietà Veneto e quello delle Bcc, Civibank, organizzazioni territoriali di Confindustria Veneto, tredici Bcc, Medio Credito Trentino, Neafidi e Banca Ifis. Per il rappresentante di quest’ultima, Cataldo Conte: «Investire in partecipazioni di minoranza è la strada giusta per avvicinare le imprese, ed è proprio quello che ha fatto Veneto Sviluppo».

Il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese, rincara: «Da anni sosteniamo la necessità di investire nella finanza alternativa. La sgr è uno strumento straordinario che mette in condizioni le aziende non solo di capitalizzarsi ma anche di crescere».

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