Le imprese turistiche continuano a diminuire: 276 chiusure in Veneto nel 2021

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Dopo due anni di crisi, le imprese del turismo non ce la fanno più. E le chiusure aumentano: nel solo 2021 hanno cessato l’attività nel Nordest (con Friuli Venezia Giulia) 447  imprese  della ricettività e dei servizi turistici, il dato peggiore degli ultimi cinque anni.

Un’accelerazione delle chiusure che non è stata compensata da nuove aperture: nel Nordest, in dodici mesi sono nate solo 419  nuove imprese turistiche, chiuse 866 nel solo 2021.
Nel solo Veneto, 111 aperture, 276 chiusure , saldo negativo – 165.

A lanciare l’allarme è Assoturismo Veneto – Confesercenti, analizzando i dati di natimortalità della ricettività (alberghi, ostelli, rifugi alpini, affittacamere e case vacanze non occasionali, campeggi) e dei servizi turistici (agenzie di viaggio, tour operator, servizi di biglietteria, guide e accompagnatori turistici). Tra le regioni, l’unica crescita si registra in Valle d’Aosta (+5).

In termini assoluti, l’emorragia più consistente è quella della ricettività, ma peggiora anche il bilancio dei servizi turistici,  un crollo dovuto anche all’assenza totale di sostegni per questi comparti nell’anno appena concluso, dopo un primo – e unico – intervento nel 2020.

Per Francesco Mattiazzo, Presidente Assoturismo Veneto, «le analisi confermano una crisi che non dà segni di rallentamento. Le chiusure hanno accelerato anche nel 2021, battendo il già pessimo risultato del 2020. Anche il 2022 non si è aperto sotto i migliori auspici: la quarta ondata ha cancellato gennaio e febbraio – con piccole eccezioni per le Dolomiti e in parte Venezia – e la primavera è partita piano: l’80% delle camere disponibili per marzo è ancora senza prenotazione. A pesare, in un mese senza Pasqua, è senz’altro il blocco degli eventi e dei viaggi di lavoro: l’effetto ‘Zoom’ sulla convegnistica è particolarmente evidente nelle grandi città; ma anche la domanda estera è sotto le attese. Servono sostegni più incisivi, o le chiusure accelereranno ancora».

Ti potrebbe interessare