Tirocini in Procura e Corte d'Appello per i neolaureati in Giurisprudenza: la Regione rifinanzia il progetto

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La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore al lavoro Elena Donazzan, ha approvato il rinnovo della convenzione con la Procura della Repubblica di Venezia, che prevede l’assegnazione di una borsa di studio per consentire ai giovani laureati in giurisprudenza lo svolgimento di tirocini formativi presso la Procura stessa. Allo scopo, la Giunta ha destinato la somma di 50 mila euro.

«Proseguiamo con convinzione – dice il Presidente della Regione Luca Zaia, che siglerà l’atto formale – in un cammino di collaborazione con gli uffici giudiziari per contribuire laddove possibile al funzionamento dell’immensa macchina della giustizia. Si tratta di una delle numerose iniziative – alcune delle quali ancora in corso di diffusione – che la Regione ha voluto avviare nell’ottica, da un lato, di contribuire al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia amministrativa degli uffici giudiziari del proprio territorio e, dall’altro, di promuovere interventi di politica occupazionale a favore dei giovani».

L’accordo con la Procura della Repubblica, che si accoda al recente rinnovo stipulato con la Corte d’Appello di Venezia, permetterà ai giovani praticanti di usufruire di un tirocinio fino ad un massimo di 18 mesi finalizzato a conoscere un ambiente di lavoro e ad acquisire conoscenze, abilità e competenze connesse ad una specifica attività, quale quella giurisdizionale, altrimenti non avvicinabile.

I tirocinanti potranno usufruire, nel periodo di durata della convenzione, di attività di formazione e accompagnamento mediante l’affidamento ad un magistrato formatore, al fine di perfezionare e approfondire empiricamente le nozioni acquisite durante il percorso universitario. In particolare, gli uffici giudiziari con i quali si stipula la convenzione si impegnano ad erogare attività di formazione e accompagnamento ai tirocinanti per permettere loro di approfondire empiricamente le nozioni acquisite durante il percorso universitario, con riferimento anche all’utilizzo dei sistemi informativi, al fine di perfezionarne la preparazione tecnica sia sotto il profilo dell’informatica giuridica che giudiziaria.

«Si tratta di un format di successo – aggiunge Zaia –  come testimoniato dai risultati raggiunti nel corso della precedente convenzione che certificano una più che soddisfacente qualità media delle valutazioni formulate da parte dei magistrati affidatari in esito ai percorsi di tirocinio».

L’erogazione di borse di studio a favore dei giovani laureati in giurisprudenza per lo svolgimento dei tirocini, come premesso, è solo una delle numerose iniziative – anche nell’ambito del POR FSE 2014-2020 – avviate nel corso degli ultimi anni da parte della Regione nell’ambito degli interventi di rafforzamento del sistema-giustizia del nostro territorio. Ed è in questa cornice che la Regione del Veneto ed il Ministero della Giustizia hanno sottoscritto a settembre 2020 il Protocollo di Intesa «Alleanza per la Giustizia, per una giustizia più efficiente, integrata, digitale e vicina ai cittadini» che intende favorire, con riferimento al sistema-giustizia della nostra Regione, quelle progettualità che si caratterizzano per innovatività, riproducibilità e sostenibilità, nonché per prossimità ai cittadini ed ai territori.

«La Regione del Veneto – conclude Zaia –  è consapevole che la presenza di un sistema giudiziario efficiente ed efficace svolge un ruolo chiave nella creazione di un ambiente favorevole agli investimenti nel territorio: ripristina la fiducia, aumenta la prevedibilità della normativa e favorisce una crescita sostenibile, rappresentando nello stesso tempo un fattore di coesione sociale e di uguaglianza tra i cittadini».

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