Auto e moto d'epoca, torna a Padova la fiera dei veicoli storici

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4 giorni, 115.000 mq, 11 padiglioni, 1600 espositori, più di 5000 macchine, 4 mostre, le Case costruttrici, tanti i collezionisti e appassionati in arrivo da tutta Europa. Sono questi i numeri dell’edizione 2021 di Auto e Moto d’Epoca che inaugura giovedì 21 ottobre la quattro giorni dedicata alla passione per l’auto classica. Venerdì, invece, l’inaugurazione col presidente della regione, Luca Zaia.

Sono tante le novità e le tematiche diffuse tra i padiglioni e le aree all’aperto della fiera, a partire dalla passione per il Motorsport, con 4 mostre inedite e centinaia di modelli unici esposti da dealer e collezioni private. Si parte con L’Italia che vince le corse, la mostra dedicata ai marchi italiani che hanno segnato la storia delle competizioni, sia nel mondo dell’auto che nel mondo delle moto.

Semplice, immediato, proiettato nel futuro: ecco lo stile della Collezione Bertone. 16 straordinari prototipi nel grande ASI Village dell’Automotoclub Storico Italiano (Pad.4). Universo Bertone è, infatti, il titolo della mostra composta dalle auto che illustrano cinquant’anni di stile firmato dal celebre carrozziere torinese; dal 1967 alla seconda decade degli anni Duemila.

Aci Storico al pad. 3 celebra l’epoca d’oro del Superturismo con i grandi piloti e le auto degli anni ‘80 e ‘90 come l’Alfa GTA del ’92 di Alessandro Nannini e la BMW M3 2500 1992 di Roberto Ravaglia. Sempre nello Stand ACI la mostra Lancia Endurance: l’avventura in pista di Lancia Martini. Protagoniste dell’allestimento le tre Lancia da pista della Fondazione Macaluso: la Beta Montecarlo, la LC1 e la LC2, vere e proprie icone del motorsport degli anni Ottanta vestite nella classica livrea Martini Racing.

Grandi sorprese per il Motorsport sul versante del mercato delle auto d’epoca che si conferma il più grande d’Europa.  Tra le novità annunciate: Gipimotor e la Carrozzeria Scartapatti portano 3 favolose Ferrari: la 250 GT Drogo, la 308 GTB Gr.4 elaborata Facetti e la 250 GT Pininfarina certificata Ferrari Classiche. Una delle leggendarie Stratos e la rarissima FIAT OttoVù del 1953, la seconda mai costruita dopo le 6 pre-serie, arrivano nel più grande stand di sempre allestito a Padova da Ruote da Sogno. Dall’Olanda con Fine Automobiles arrivano, invece, la Bugatti T37 del 1926, vettura che all’epoca corse a Le Mans, l’Alfa Romeo TZ del 1964, e la Bugatti T57C Gangloff special convertible. AutoLuce espone l’Alfa Romeo 155 V6 Ti concepita per partecipare al campionato tedesco DTM nella classe fino a 2.5 litri, con massimo 6 cilindri, del regolamento D1. Nel team Alfa Romeo erano confluite la squadra Lancia rally, che si era ritirata nel 1992 con la vittoria del Mondiale costruttori, e la squadra Alfa Romeo che l’anno precedente aveva conquistato il Superturismo italiano con la 155 GTA.

Il salone del futuro… nel passato

Ma per chi ama l’elettrico il salone offre un vero e proprio ritorno al futuro con Stellantis e Mercedes Benz che presentano le radici del loro percorso di elettrificazione e gli ultimi modelli. Nello specifico, Stellantis racconta 50 anni di ricerche confluiti nella Nuova 500 RED, partendo dall’innovativa concept car Fiat X1/23 del 1974. Sviluppata ben cinque decadi fa, è uno dei primi esempi al mondo di citycar a motore elettrico: piccola monovolume a due posti, con una velocità massima di 75km/h ed un’autonomia di 70 km ad una velocità costante di 50 km/h.

Mercedes-Benz espone, invece, la pioniera 190 E Elektro, un modello sperimentale con un motore elettrico per ognuna delle due ruote posteriori, presentato ad Hannover negli anni ‘90. All’altro capo dell’evoluzione si trova l’ammiraglia EQS: la vetta dell’elettrificazione del marchio Mercedes-EQ.

Anche per McLaren è tempo di presentare, a Padova, la prima supercar ibrida della Casa: Artura segna l’inizio di un nuovo capitolo.

Novità anche nel mondo dei ricambi. Con più di 600 specialisti in pezzi di ricambio, aziende specializzate nella cura dell’auto e artigiani del restauro Padova si conferma il più grande mercato europeo. Quest’anno, inoltre, anche il Dipartimento Heritage di Stellantis mette in mostra modelli restaurati e pezzi di ricambio tornati in produzione.

«Una rassegna mai uguale a quella prima»

Ecco un’anteprima delle novità che attendono pubblico ed espositori a Padova. «Per quasi 40 anni il salone ha costruito un legame di fiducia con pubblico ed espositori. Tutti sanno che vale sempre la pena visitare Auto e Moto d’Epoca. Un risultato possibile grazie a tre pilastri fondamentali: la qualità, la passione, l’innovazione», racconta Mario Carlo Baccaglini, organizzatore del Salone. «Auto e Moto d’Epoca è sempre bella, è sempre il più grande mercato in Europa di auto e ricambi storici ed è sempre il posto migliore dove trovare la classica dei propri sogni. Una cosa non è mai: non è mai uguale a quella degli anni prima. In ogni edizione sviluppiamo nuove mostre tematiche e nuovi filoni di approfondimento, investendo e lavorando con i nostri partner per mostrare una sfaccettatura inedita della passione Heritage. Il patrimonio Classic ha sempre qualcosa da dire e Padova è il luogo giusto dove scoprirlo. Le chiavi del 2021 sono il divertimento e l’emozione perché il salone e il mondo del Classic guardano risolutamente avanti e con grande entusiasmo».

L’Accademia del restauro

Nel corso di tutti i quattro giorni di Salone, con sessioni mattutine (giovedì alle 11.00, venerdì alle 10.00, sabato e domenica alle 10.30) e pomeridiane alle 14.30, nello spazio CNA gli artigiani daranno vita ad una serie di dimostrazioni pratiche di restauro, con particolare attenzione alle tecniche di battilamiera che Andrea Agnoletto, artigiano padovano, illustrerà con dovizia di particolari. Di grande interesse l’appuntamento di sabato 23 ottobre alle ore 15 dal titolo “Tecniche, strumenti e abilità dei restauratori italiani”. Saranno presentate attrezzature in dotazione alle carrozzerie d’un tempo, come la “Capra”, strumento in uso negli anni ’30 fedelmente riprodotto per l’occasione, e illustrate le lavorazioni artigianali caratteristiche dei carrozzieri italiani. Il tutto è frutto di una ricerca storica d’archivio resa possibile grazie alla collaborazione e disponibilità di un noto ed affermato restauratore. Domenica 24 ottobre ore 10.30 in evidenza una tecnica particolare, ovvero l’arte della filettatura a mano su parti della carrozzeria.

«Abbiamo atteso a lungo il ritorno alle manifestazioni fieristiche. Questa ripartenza è un bel segnale per la fiera, per l’indotto, ma soprattutto per le imprese che tornano a promuovere prodotti e servizi ritrovando il contatto con il pubblico» dichiara Luca Montagnin, presidente di CNA Padova. «Ed è un segnale positivo di ripartenza anche per gli autoriparatori del comparto del restauro delle auto d’epoca. La filiera dell’automotive sta faticando, ma il settore storico può essere un volano di passione e di affari. Speriamo che questa edizione di Auto e Moto d’Epoca segni l’inizio della fine delle tante difficoltà che abbiamo attraversato».

«Il nostro obiettivo è coinvolgere i giovani e far conoscere loro questo mondo fatto di saperi manuali e competenze tecniche» spiega Nicola Verdicchio, responsabile del settore autoriparazione di CNA Padova. «Le attività di formazione organizzate dall’Accademia nei mesi scorsi hanno avuto un grande successo di partecipazione, segno della grande passione per il motorismo e del rinnovato interesse da parte dei giovani per un settore che può aprire concrete opportunità di lavoro».

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