Unipd, nuovo corso in «Food and Health»

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Un nuovo coso su cibo e salute all’Università di Padova. Il corso è stato presentato con un evento a Palazzo Bo, sede dell’ateneo. Articolato su tre grandi tematiche che si intrecciano tra loro (sfide nutrizionali tra fame e obesità, prodotti agro-alimentari tra sicurezza e sostenibilità e proposte didattiche per le sfide globali del settore alimentare, ambientale, nutrizionistico e medico) l’incontro ha visto la presenza di Francesco Branca, Direttore del Dipartimento Nutrizione e Sicurezza alimentare dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Mara Thiene, Presidente comitato ordinatore del nuovo corso di laurea “Food and Health” proposto per il prossimo anno dall’Università di Padova, Roberto Vettor, Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Ateneo, Lodovico Giustiniani, Presidente Confagricoltura Veneto, e Vincenzo D’Agostino, Direttore del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università patavina.

Il sistema alimentare globale è direttamente collegato agli obiettivi internazionali di salute e sostenibilità, come agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, agli obiettivi sui cambiamenti climatici dell’accordo di Parigi e agli obiettivi di Aichi sulla biodiversità. Questi obiettivi sono già minacciati dagli attuali modelli dietetici e saranno ulteriormente minacciati entro il 2050 a causa di una popolazione in crescita e delle transizioni verso diete con più calorie, alimenti di origine animale e alimenti ultra trasformati. La Commissione europea si è impegnata a sostenere i paesi dell’UE nei loro sforzi per raggiungere gli obiettivi delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) entro il 2025, nonché l’obiettivo di sviluppo sostenibile n. 3.4, che mira a ridurre di un terzo la mortalità precoce dovuta a malattie non trasmissibili, e a promuovere la salute e il benessere mentale entro il 2030. Si impone un riesame del ruolo di una sana filiera dietetica e di sistemi alimentari sostenibili e di proporre delle strategie per superare le potenziali difficoltà e soluzioni per la transizione verso modelli alimentari più sani. Anche il Piano Nazionale per la Prevenzione 2020-2025 (PNP) rafforza una visione che considera la salute come risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente (One Health) che, riconoscendo che la salute delle persone e degli ecosistemi sono interconnesse, promuove l’applicazione di un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato per affrontare i rischi potenziali o già esistenti che hanno origine dall’interfaccia tra ambiente-animali-ecosistemi. L’elemento strategico di innovazione del PNP 2020-2025 sta nella scelta di agire efficacemente su tutti i determinanti di salute con la necessità di alleanze e sinergie intersettoriali tra forze diverse, secondo il principio della “Salute in tutte le Politiche” (Health in all Policies). L’intersettorialità si basa sul riconoscimento della salute quale processo complesso e dinamico che implica interdipendenza tra fattori e determinanti personali, socioeconomici e ambientali.

Ma una sfida sarà anche la riduzione di un terzo delle malattie croniche non trasmissibili: rappresentano una delle maggiori minacce per la salute pubblica e per crescita economica a livello locale, nazionale e globale. Oltre ai costi sanitari, le malattie non trasmissibili contribuire in modo sostanziale ai costi associati alla perdita di produttività. Obesità, malattie cardiovascolari, cancro e diabete sono responsabili di 35 milioni di decessi e del 60% di tutti i decessi ogni anno a livello globale. In Europa, queste condizioni giocano un ruolo ancora più sostanziale, contabile per il 70% di tutti i decessi. Una buona alimentazione è essenziale per mantenere la popolazione del pianeta in salute per tutta la vita. Una dieta sana aiuta i bambini a crescere e svilupparsi correttamente e riduce il rischio di malattie croniche, inclusa l’obesità. Gli adulti che seguono una dieta sana vivono più a lungo e hanno un minor rischio di obesità, malattie cardiache, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro. Un’alimentazione sana può aiutare le persone con malattie croniche a gestire queste condizioni e prevenire complicazioni.

Un ruolo cruciale lo giocherà la sicurezza alimentare: cioè garantire cibo a tutte le persone che al mondo patiscono la fame o soffrono di malnutrizione. A livello mondiale la denutrizione colpisce quasi 800 milioni di persone e si stima che nel 2050 a causa del rapido incremento della popolazione a livello mondiale la produzione di cibo dovrà essere più’ che raddoppiata garantendo però sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementando pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione , che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino a capacità di adattamento ai cambiamenti climatici  e che migliorino la fertilità del suolo. Sugli obbiettivi per lo sviluppo sostenibile si inserisce la politica comunitaria del New Green Deal e la strategia Farm to Fork che è il piano decennale della Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. L’obiettivo ambizioso è rendere le filiere alimentari europee più’ sostenibili di quanto lo siano oggi garantendo una produzione alimentare sostenibile, la sicurezza alimentare, ridurre gli sprechi alimentari, combattere le frodi alimentari. Tutto questo con un modello di agricoltura più rispettoso della biodiversità. La politica agricola comunitaria (PAC) rimarrà’ lo strumento chiave per sostenere questa transizione assicurando sistemi alimentari sostenibili e garantendo il giusto reddito agli agricoltori con la finalità di fornire prodotti alimentari, mangimi e altre materie prime in quantità sufficiente tutelando le risorse naturali quali l’acqua, il suolo e la biodiversità in una prospettiva europea e globale e promuovendo servizi eco-sistemici anche per affrontare i cambiamenti climatici.

Ma tutte queste tematiche potranno essere affrontate qualora esistano figure specialistiche capaci di approcciare in modo nuovo queste sfide. Nasce anche per questo il nuovo corso di laurea magistrale Food and Health dell’Università di Padova. Rivolto a studenti italiani e internazionali, ed erogato in lingua inglese, è stato istituito per rispondere, da un lato, alle sfide globali del settore alimentare, ambientale, nutrizionistico e medico, dall’altro alle nuove esigenze che emergono dal mercato e dalle esigenze della popolazione. Si caratterizza per un approccio multidisciplinare per rispondere alla necessità di una formazione trasversale nel campo dell’alimentazione e della salute in un’ottica di sostenibilità ambientale, secondo il paradigma “From farm to Fork” e “One health”. Conseguentemente, coinvolge otto dipartimenti dell’Ateneo di Padova, da quelli medici a quelli agrari-veterinari e del territorio, inclusi i dipartimenti di ingegneria e psicologia. Food&Health prevede la formazione di figure professionali nuove, con conoscenze e competenze strutturate secondo la multidisciplinarietà necessaria ad affrontare, attraverso la valorizzazione di tutti i settori coinvolti, sfide e problematiche emergenti.

 

 

 

 

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